Anche i nani hanno cominciato da piccoli – W- Herzog

Un film originale, a dir poco, di durezza sconvolgente. Vi racconto tre scene, per farvi capire…

Scena 1: Un gruppo di studenti nani, di circa 12 persone, che ha preso possesso della scuola, prende un vecchio furgoncino e lo fa ripartire. La scena si svolge in un paesaggio di campagna acre, il terreno è polveroso, quasi assente la vegetazione. La macchina viene lasciata girare in cerchio ed il gruppo corre dietro o ci sale sopra gridando e ridendo. Il furgoncino compie sempre lo stesso giro non particolarmente ampio, anche se ogni volta salendo su una piccola duna muta leggermente la sua direzione che rimane comunque sempre circolare.
La telecamera rimane fissa per gran parte del film mentre in questa scena segue scompostamente il movimento circolare dell’auto creando una particolare concitazione.
L’auto girerà in tondo per tutto il film, abbandonata a se stessa, in un paesaggio alla fine distrutto, bruciato ed inquietante creato dalle devastazioni del gruppo di nani.
Scena 2: L’unico maestro della scuola (anch’egli nano) è stato costretto a rimanere barricato in una camera di medie dimensioni tenendo in ostaggio un ragazzo legato su una sedia. Il gruppo di studenti lancia attraverso una finestra delle galline all’interno della stanza. Le galline scorrazzano in preda al panico all’interno della stanza. Il maestro le rincorre agitato e preoccupato finchè non le ucciderà tutte. Il ragazzo legato inizialmente ride dopo un po’ inizia a preoccuparsi delle galline che volando da tutte le parti rischiano di ferirlo.

La scena è molto convulsa. Si sentono sia le imprecazioni del maestro che le risate stridule e sgraziate degli studenti.
Come questa molte scene dure hanno coinvolto animali. Essi si sono sempre scontrati tra di loro ed il più debole è sempre stato ucciso. Anche gli studenti hanno ucciso una scrofa e deriso un cavallo che non riusciva a rialzarsi.
Scena 3: Il maestro riesce finalmente ad uscire dalla stanza dopo aver ucciso il ragazzo in ostaggio come vendetta e preso da una incontenibile rabbia (quasi follia) arriva davanti al tronco di un albero tagliato con un solo ramo ed imitando la posizione dell’albero solleva un braccio e sfida più volte il tronco a resistere in quella posizione più di lui.
Il film è in tedesco e le voci di tutti i personaggi sono stridule e dure. Tutta la durata del film è accompagnata dalle risate “malefiche” dei personaggi.

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