Robert Musil – Vita e opere

La vita

Robert Musil nacque a Klagenfurt nel 1880 e morì a Ginevra nel 1942. Si trasferì nell’odierna Brno (Brunn) nel 1890, nel cui Politecnico insegnava il padre, ingegnere. Compiuti gli studi liceali nel collegio militare di Mahrisch-Weisskirchen, nel 1901 si laureò in ingegneria meccanica. Si trasferì 3 anni dopo a Berlino e qui si iscrisse alla facoltà di filosofia laureandosi nel 1908 con una tesi su Mach. Il suo primo romanzo, “I turbamenti del giovane Torless” è del 1906. Svolse vari lavori (bibliotecario, redattore editoriale, impiegato) e partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale dell’esercito austriaco. Dal 1923, abbandonò ogni attività lavorativa per dedicarsi esclusivamente alla lettura e alla stesura del suo capolavoro, “L’uomo senza qualità”, prima col sostegno economico dell’editore Rowohlt, e poi grazie agli aiuti di un gruppo di amici, fra i quali Thomass Mann e Albert Eistein. All’avvento del nazismo lasciò Berlino per trasferirsi a Vienna. Nel 1938 dopo all’annessione dell’Austria alla Germania si rifugiò in Svizzera, prima a Zurigo e poi a Ginevra, dove venne colto da improvvisa morte al suo tavolo di lavoro. Conobbe sicuramente le analisi di Freud.

La ricezione

La sua opera fu molto apprezzata dai critici sino al 1933; da questa data iniziarono però 15 anni di silenzio attorno alla sua opera (in questo periodo pubblicherà le “Pagine postume pubblicate in vita” ricche di riferimenti, a cominciare dal titolo, alla sua condizione di isolamento negli anni del nazismo), così nel 1949, quando uscì un articolo su di lui sul Times, era poco più che uno sconosciuto. Oggi Robert Musil è entrato nel novero dei più importanti scrittori del nostro tempo.

Le opere

Pubblicò due libri di novelle intitolati “Incontri” e “Tre donne” rispettivamente nel 1911 e nel 1924. Il primo volume de “L’uomo senza qualità” il suo romanzo più celebre, uscì nel 1930, e nel 1933 fu pubblicato il secondo. Nel 1943, postumi, uscirono quattordici capitoli del terzo volume. Per il teatro vanno ricordati il dramma “I fanatici” (1921) e la farsa “Vinzenz e l’amica degli uomini importanti” (1923). Vari scritti saggistici e narrativi vennero raccolti da Musil in “Pagine postume pubblicate in vita” (1936).

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