Conti correnti: attenzione ai “virus”

Sono lontani i tempi in cui per mettere a segno un colpo fortunato, ladruncoli ed esperti della truffa si arricchivano rubacchiando qua e là qualche portafoglio e organizzando rapine a banche e sportelli automatici. Oggi il furto passa attraverso un computer, grazie alla diffusione dei cosiddetti “virus”, ladri virtuali inviati da truffatori fin troppo reali.

virus

Nelle ultime settimane nel mirino dei malfattori sembrano esserci proprio i conti correnti. Sfruttando la diffusione crescente delle operazioni e delle transazioni online, i malcapitati correntisti vengono truffati proprio durante gli acquisti e i pagamenti effettuati dal computer o dal tablet. Insomma, l’uomo si sa, le inventa proprio tutte. Non è vero che i latini proclamavano Homo homini lupus? “Plauto, commediografo latino, faceva bene a pensare che gli uomini fossero “lupi” per gli altri uomini, e che in altre parole, “la prudenza non è mai troppa”.

Ma chi o quali sono questi “virus” che si fregiano di nomi spesso mitologici? I casi di questo tipo sono numerosi e si sono ripetuti diverse volte negli ultimi anni. Pensiamo, ad esempio, al famigerato ZeuS, con cui i programmatori di antivirus hanno a che fare dal 2007, quando ha fatto la sua prima comparsa per tentare di sottrare importanti informazioni dai dispositivi del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti. Negli anni successivi, ZeuS è stato manipolando e rivisitato più volte per adattarlo soprattutto al furto di informazioni personali legate a conti in banca e account sui social network.

La notizia più recente, invece, è quella di Chthonic, l’ultimo arrivato nella famiglia dei virus informatici. Il nome completo è Trojan-Banker.Win32.Chthonic e sta diventando molto popolare soprattutto nel settore dei conti correnti.
Il virus è stato identificato dagli esperti di Kaspersky Lab, noto brand nel settore degli antivirus. Appartiene, proprio come il predecessore ZeuS, alla famiglia dei malware, virus specializzati proprio nel furto di informazioni a partire da un computer.

I malware sono in grado di introdursi all’interno di qualsiasi computer, “mascherandosi” generalmente sotto forma di file allegati in email e materiale scaricabile online, con un fenomeno detto “phishing”. Il malcapitato correntista riceve un’email da parte di quella che sembrerebbe a prima vista la propria banca, apre il contenuto della posta e visualizza una pagina in tutto e per tutto identica a quelle del sito internet della banca.

È richiesto di seguire le indicazioni, scaricando un allegato. Ed è proprio cliccando su uno di questi file (nel caso di Chthronic con estensione .DOC) che il malware riesce ad entrare all’interno del computer, “impossessandosi” della tastiera, della webcam o prendendo addirittura il pieno controllo di tutte le sue funzionalità.

In questo modo, non appena il malcapitato effettua l’accesso alla pagina personale della propria banca o effettua un pagamento online, il virus riesce a captare le informazioni segrete, utilizzandole a proprio piacimento.

Il risultato è che il conto corrente viene progressivamente dimezzato, se non proprio prosciugato dalla rete di malfattori che muove i fili di questi virus.

Chthronic è stato individuato soprattutto negli Stati Uniti, in Russia, in Giappone e persino in Italia.
In ogni caso sarebbe inutile scatenare il panico nei confronti dei titolari dei conti correnti. Le armi per difendersi dai virus informatici ci sono e funzionano.

Ricordiamoci sempre di verificare attentamente l’attendibilità delle email che riceviamo. Le caselle “spam” sono create apposta per filtrare le email più sospette. Diamo piena fiducia ai filtri “spam” del nostro gestore, evitando di aprire la posta indesiderata, soprattutto se riporta il nome della nostra banca o di un’altra di cui nemmeno siamo clienti.

Inoltre, dotiamo il nostro computer di un buon antivirus, possibilmente nella versione completa a pagamento. Servirà a proteggere la nostra privacy in tempo reale, eliminando automaticamente eventuali virus.

La maggior parte degli antivirus offre anche la possibilità di servirsi di una speciale tastiera virtuale. Ogni volta che dobbiamo inserire codici e password privati, digitiamoli direttamente su queste tastiere, visualizzabili direttamente sul monitor. In questo modo, nel caso in cui la nostra tastiera fosse sotto controllo, non correremmo alcun rischio.

Un ultimo consiglio è quello di effettuare gli acquisti online utilizzando delle carte prepagate, da ricaricare solo quando serve. Grazie a questi semplici accorgimenti, gli unici virus di cui dovremmo preoccuparci da ora in poi sarebbero quelli di influenza e di malanni stagionali!

1 Comment
  1. Ottimo articolo! occhio ad inserire e lasciare dati personali e di conti correnti sul computer, perchè se la colpa è del cliente che non è stato attento le banche non rimborsano poi nulla!
    Io ho attivato un sistema di sms alert così se c’è qualche prelievo dalla carta vengo avvertito in tempo reale!

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