Kraftwerk – The man-machine

“The man machine”(Die mensch maschine) è un’album edito nel 1978 dai Kraftwerk gruppo considerato tra i pionieri della musica elettronica. Il gruppo fu fondato otto anni prima da Ralf Hütter e Florian Schneider, due studenti del conservatorio di Düsseldorf.
Sono significative le parole del gruppo su questo disco, che riportiamo da questo articolo:

“The Man Machine”, l’ultimo album, rappresenta per noi una specie di simbiosi, un tentativo di scoprire i parallelismi, le affinità, l’amicizia fra l’uomo e la macchina. È esattamente il contrario di quanto fatto durante gli anni 60 dalla cultura rock, che cercava di scoprire le differenze, e quindi di reagire ad una epoca e quindi ancora di staccarvisi. Crediamo fortemente in questa ricerca: è ciò che tentiamo di fare da quando abbiamo cominciato nel 1970 a Düsseldorf con un vecchio Revox. È la nostra esperienza quotidiana, la scoperta dell’uomo-macchina, essere noi stessi umo-macchina: dimostrare che non è un limite, dimostrare che noi facciamo delle cose meccaniche mentre le macchine fanno delle cose quanto mai umane. Ci siamo avvicinati ad esse come i bambini quando scoprono la vita: ci siamo accorti che sono il riflesso psicologico della nostra esistenza. Quindi ecco il rifiuto delle teorie del secolo scorso (l’uomo dominato dalla macchina) ed una tranquilla, amichevole collaborazione fra l’uomo e la macchina.

Insomma, i Kraftwerk ammiccano ad una lunga tradizione filosofica.
L’album è composto da sei tracce:
1. The Robots 6:12
2. Spacelab 5:55
3. Metropolis 6:01
4. The Model 3:43
5. Neon Lights 8:54
6. The Man-Machine 5:32

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