Il diario scolastico è uno strumento che accompagna da tempo gli studenti e che ha principalmente funzione di annotare compiti da svolgere a casa, l’orario scolastico, le date dei compiti in classe e tutte quelle note che riguardano le comunicazioni tra scuola e famiglia.
Benché negli ultimi anni, con l’utilizzo dei registri elettronici, delle chat e dei gruppi Facebook, il diario scolastico abbia perso un po’ della sua funzione originaria, continua invece a mantenerne inalterata un’altra, che anche se non strettamente connessa con lo studio, rappresenta per gli adolescenti un aspetto importante della propria quotidianità.
Il diario, infatti, rappresenta anche il modo di poter salvare ricordi dell’anno scolastico, dei propri compagni, delle gite e di ogni altra occasione che li vede coinvolti nella vita sociale scolastica.
Un compagno quindi che, oltre a essere uno strumento per organizzare gli impegni di studio, a distanza di anni è piacevole riaprire e che riporta, anche chi studente non lo è più ormai da tempo, a rivivere con piacere i propri ricordi della scuola.
Diari con i cartoni per elementari e medie
Introdotto con una circolare ministeriale del 1913, il diario scolastico ha ben presto affiancato alle pagine dedicate alle attività scolastiche funzioni diverse. È infatti partendo dal ventennio fascista che è andato incrementandosi di testo tipografico e ha cambiato la propria veste grafica.
Da lì, ecco l’apparizione, nel dopoguerra, dei primi diari illustrati a fumetti, di cui fra tutti il più popolare è stato senza dubbio il diario Vitt, e che ha dato modo al diario scolastico di trasformarsi in uno strumento personale, utile anche per fermare i propri pensieri, disegnare, prendere appunti.
Nel tempo il diario si è andato a legare sempre più alle illustrazioni delle strisce a fumetti (i Peanuts e B.C., ad esempio), quindi ai personaggi più noti dei cartoni animati, dai più classici della Walt Disney ai manga e agli anime più recenti, andando a toccare anche disegni delicati e fantastici come quelli realizzati da Antoine de Saint-Exupéry per il suo Piccolo Principe, diventando così compagno inseparabile, con le sue divertenti illustrazioni, soprattutto degli alunni della scuola primaria di primo e di secondo grado.
I cartoni di moda tra i più giovani sono naturalmente cambiati nel corso del tempo. Da Winnie the Pooh a Dragonball, da Peppa Pig a Masha e Orso.
La smemoranda
Un’agenda, più che un diario scolastico, la Smemo nasce alla fine degli anni Settanta e si propone come una specie di tabloid della durata di sedici o dodici mesi in cui sono riportati disegni, vignette, articoli, notizie e canzoni.
Un diario scolastico nato e distribuito al tempo da Democrazia Proletaria e dal Quotidiano dei Lavoratori come autofinanziamento, stampata ogni anno con un tema diverso, diventata nel tempo un oggetto praticamente cult per le nuove generazioni, incontrando il favore soprattutto degli studenti delle scuole superiori.
Moleskine
L’agenda Moleskine è sicuramente uno strumento che unisce alla funzione di diario quella di vero e proprio elemento cult. Già, perché Moleskine nasce nel 1997 riproducendo il leggendario taccuino degli scrittori e degli intellettuali del Novecento, legando a sé personaggi quali Hemingway e Chatwin.
Un simbolo, quindi, oltre che una comoda e pratica agenda da usarsi anche come diario, gradito dagli studenti universitari come dai liceali e, in ogni caso, da chi ha una certa sensibilità all’estetica e vuol dotarsi di strumenti di buona qualità che durino nel tempo.
Diari Comix
Nel 1992 la nota casa editrice Panini inizia a pubblicare un settimanale di fumetti e rubriche tenute da comici e fumettisti allora sconosciuti ma che hanno poi conquistato il grande pubblico.
Nasce così Comix, che, oltre a diventare anche una collana di libri umoristici, nel 1994 diventa anche un’agenda che inizialmente raccoglie il “meglio di Comix” e che, anno dopo anno, continua ad essere, nelle sue diverse versioni, uno dei diari scolastici preferiti dagli studenti.
Libri per ragazzi di genere “diario”
Strumento che accompagna la vita scolastica, il diario è anche un compagno che si presta a molteplici funzioni che vanno al di là di luogo deputato a mettere in contatto scuola e famiglia. Nel diario, infatti, i ragazzi disegnano, scrivono i loro pensieri, si possono lasciare andare a commenti scherzosi e ironici, raccolgono ricordi di compagni e insegnanti.
Il diario è un argomento che affascina molto la letteratura. Ed ecco così l’esempio della fortunata serie de Il diario di una Schiappa che, dopo il successo dei vari volumi che raccontano le storie della famosa schiappa Greg Hewffley, è diventato un vero e proprio diario scolastico. Niente di meglio, quindi, per chi vuol essere, in tutto e per tutto, una “vera schiappa Doc”, utilizzando un diario nelle cui pagine vengono proposti disegni e fumetti ispirati al protagonista delle storie di Jeff Kinney, in Italia edite da Il Castoro.
Ma le opere di narrativa scritte come un diario sono numerose e importanti. Parlando di questo genere non si può non citare il Diario di Anna Frank, lettura classica dell’adolescenza, ma anche La tregua di Primo Levi, Diario intimo di Henri-Frédéric Amiel, Latinoamericana di Che Guevara, Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di K. Hermann e H. Rieck. Anche Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba e La coscienza di Zeno di Italo Svevo utilizzano la forma diario come espediente narrativo.
Vanno poi ricordati alcuni testi divenuti classici che sono, a tutti gli effetti, dei diari di viaggio. I due forse più noti: Il Viaggio in America 1831-1832 di Alexis de Tocqueville, il Viaggio in Italia di Goethe.
Insomma, se volete trarre ispirazione da grandi autori per imparare a scrivere i vostri diari, non avete che l’imbarazzo della scelta.