I fumetti nell’epoca dei social network

Tutto ormai passa per i social.
Oggi, infatti, i social rappresentano un punto (di partenza, di approdo, di promozione…) che ingloba qualsiasi cosa, dalle notizie serie alle fake, dall’arte alla propaganda politica, dalla pubblicità alla divulgazione.
Di fatto, sono ormai un veicolo più che collaudato e qualunque idea, attività, progetto, realizzazione artistica, passa da lì.

fumetti

Tra i tanti inquilini dei social, non mancano coloro che realizzano fumetti, e difatti molte sono le pagine che ospitano le creazioni di autori anche di notevole spessore.
Il web-comic – ovvero la realizzazione e la pubblicazione di fumetti online – è diventato un fenomeno molto diffuso, consolidato nei Paesi anglosassoni ma che negli ultimi anni ha conquistato anche altre zone, compresa l’Italia.

Il web, insomma, è una piattaforma importante per farsi conoscere e per diffondere i propri lavori, un nuovo modo di vivere il fumetto sia da parte di chi lo realizza sia da chi ne fruisce. Si pensi infatti al potere che hanno le condivisioni sui social e a come sia possibile raggiungere in breve tempo un numero altissimo di utenti. Un grande potenziale, quindi, che gli autori dell’era dei social hanno ben compreso.

I social, infatti, sono un tramite “veloce”, molto popolare, che consente un’ottima fidelizzazione da parte degli utenti della rete, ideale per una forma di comunicazione come il fumetto. Insomma, pare che, fin dai primi esordi dei social network, il connubio e la contaminazione tra questi e fumetto sia andata alla grande.

Si pensi anche a quanto il fumetto sia adatto come contenuto per rafforzare qualsiasi tipologia di argomento e contesto. Non a caso molti degli spot rimasti nella storia della pubblicità sono quelli a disegni animati presentati nel ben noto “Carosello” di una volta. Tra l’altro è ormai appurato che il fumetto, agendo soprattutto tramite il canale visivo, si presta molto bene anche dal punto di vista strategico allo storytelling, nonché alla divulgazione scientifica.

Tanto per fare alcuni nomi di artisti attivi sui social, possiamo ricordare Maicol&Mirco, Mirka Andolfo, Davide La Rosa, Giacomo Bevilacqua, Alessandro Federico La Monica, alias Alexander Tripood, le vignette di Mirko’s Scribbles… Solo per fare qualche nome, perché i social, per dire la verità, sono popolatissimi dagli autori di fumetti.

Autori che, appunto, hanno scelto di utilizzare blog e social per veicolare in modo indipendente o anche mettendo in atto gruppi di lavoro e progetti che hanno avuto grande riconoscimento dalla community. Senza parlare poi di Zerocalcare, che ha ormai acquisito davvero moltissimo successo con i suoi fumetti e le sue animazioni, fino a giungere a seguitissime apparizioni televisive.

Tra parentesi: il mondo del fumetto è stato davvero molto attivo durante il periodo di lockdown da Coronavirus e ha coinvolto anche molti grandi nomi del settore.
Molti autori di social comic approdano poi nelle librerie, fisiche e digitali.

In effetti, l’attività online di editori di fumetto è piuttosto attiva da diversi anni. I social network sono stati un mezzo che ha ricevuto molta attenzione da parte degli editori di fumetti fin dal loro esordio, molto più che da parte di editori che si occupano di altri generi. Un interesse, forse, nato dalla lungimiranza riguardo la grande opportunità strategica data appunto dai social, ottima vetrina per le loro pubblicazioni.
Sull’argomento, in occasione del Lucca Comics 2019, è stato realizzato un documentario che vede le testimonianze di fumettisti, editori e giornalisti tra i più noti e i più attivi sulla rete. Un video che ci sembra molto interessante per conoscere un po’ la storia del fumetto, avere un quadro su come esso sia cambiato nell’era del digitale e del suo attuale stretto rapporto con i social network. Un ottimo lavoro, disponibile ora gratuitamente in rete: Fumetti verticali – dall’edicola alla rete.

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