Libri per bambini che appassionano anche gli adulti

Premetto che senza meno si potrebbero aggiungere molti altri titoli a quelli che riporterò in questo articolo, ma sono voluta restare su testi che conosco bene, di cui non ho solo sentito parlare o che saltano fuori con una ricerca su Google digitando “libri per bambini che appassionano anche gli adulti”.
Libri che magari ci riportano alla nostra infanzia (tra questi, personalmente, metterei “Le avventure di Cipollino”, di Gianni Rodari, che la maestra ci proponeva un giorno alla settimana, e di cui ancora ricordo benissimo la copertina di una vecchia edizione degli anni Cinquanta), o che si scoprono per la prima volta leggendoli ai propri figli o nipoti, o che si sono conosciuti perché ci si occupa di lettura per lavoro o passione (insegnanti, educatori, genitori, bibliotecari…), che in alcuni casi converrebbe rileggere anche da adulti, per coglierne altri pregi o difetti o comprenderne altre sfaccettature.

Di libri per bambini che appassionano anche gli adulti ce ne sono molti, alcuni di autori che si sono dedicati principalmente alla letteratura per l’infanzia (come non citare “Favole al telefono” di Gianni Rodari?), altri invece che sono il fortunato esperimento di autori di altro genere che nel corso della loro carriera hanno voluto rivolgersi a bambini o adolescenti. Tra questi ultimi vorrei segnalare le avventure del giovane Peter Fortune, raccontato da Ian McEwan in “L’inventore di sogni” e, per quanto riguarda un testo che riflette tutto lo stile dell’autore, il geniale e superdivertente “Il trattamento Ridarelli” di Roddy Doyle.

Anche lo svizzero Peter Bischsel, autore di testi per adulti di certo originali e che hanno uno stile davvero personale – tra questi “In fondo alla signora Blum piacerebbe conoscere il lattaio”, che consiglio vivamente – ha scritto testi rivolti ai più giovani, godibilissimi e che danno molto da pensare anche a un adulto, raccolti in un volume intitolato “Storie per bambini”, che ha avuto diverse edizioni anche in Italia. Ci sono poi testi, più o meno illustrati, che, benché vengano consigliati per un pubblico più giovane, possono nascondere delle vere e proprie sorprese anche ai lettori più attempati. Tra questi, L’uomo che piantava gli alberi, di Jean Giono, un breve ma prezioso dono dell’autore francese di origini piemontesi a ogni lettore, dal quale tra l’altro è stato tratto un film di animazione tra i più belli e delicati che si possano vedere, che ha ricevuto numerosi premi, tra cui l’Oscar come miglior cortometraggio animato nel 1988.

Come raccontare la vita – e quando parliamo di vita implichiamo anche la vecchiaia – ai bambini? Il poeta, drammaturgo, compositore, paroliere, musicista, scrittore e illustratore Shel Silverstain ce l’ha fatta in “L’albero”, un testo dalla potenza unica che affascina i piccoli lettori e li lascia a bocca aperta, allo stesso modo in cui fa venire i brividi a ogni adulto che lo legge. Ci sono molti classici che può far piacere rileggere o alla cui lettura ci si può avvicinare anche una volta adulti; tra questi, “Peter Pan nei Giardini di Kensington”, di James Matthew Barrie, e il conosciutissimo “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”, di Lewis Carroll, considerato uno dei migliori esempi del “nonsense”, il cui fascino, in certi punti un po’ oscuro, può far riflettere anche quando si è cresciuti.

Riguardo a “Il piccolo principe” di Antoine De Saint-Exupéry, vanno spese alcune parole. Si tratta, almeno per la mia esperienza di libraia, del testo più regalato ai bambini, che personalmente ritengo sia più conveniente leggere da adulti per poterlo apprezzare di più. Un po’ inflazionato, è vero, e grande fonte di ispirazione per chi è alla ricerca di frasi a effetto, ma che non può essere omesso da questo elenco. La mia non vuol essere una critica a un testo così ricco e profondo, quanto più un incoraggiamento agli adulti a valutare anche altre letture per i bambini, invece di buttarsi – andando sul sicuro, è certo – su questo classico.

Altro testo che può far piacere leggere o rileggere – e io l’ho letto tantissime volte ai bambini senza mai annoiarmi – è il conosciutissimo “Pippi Calzelunghe”, che non ha bisogno di essere presentato, perché, qualsiasi avventura si legga, continua a sorprendere con l’irresistibile anticonformismo del personaggio nato dalla fervida fantasia della scrittrice svedese Astrid Lindgren. Con “La storia infinita”, del tedesco Michael Ende, andiamo sul genere fantastico, di grande ispirazione per un gran numero di media diversi (da ricordare il celebre film del 1984 diretto da Wolfgang Petersen), denso di descrizioni e che può appassionare anche un pubblico adulto.

C’è un autore che, secondo me, va bene per ogni età, e che ha saputo dare la sua cifra stilistica a ogni libro e racconto che ha pubblicato. Si tratta di Roald Dahl, dalle cui storie sono state tratte diverse opere cinematografiche che hanno ottenuto un ampio successo, e che, con i suoi personaggi superfantasiosi, molto spesso fuori dagli schemi e anche irriverenti, ha saputo affascinare registi del calibro di Tim Burton, Steven Spielberg e Robert Zemeckis. Quali, delle storie di Roald Dahl, potrebbero appassionare di più un adulto? Secondo me un po’ tutte, ma, se proprio ci si vuol sorprendere, far galoppare la fantasia e leggere qualcosa che non sia scontato, “James e la pesca gigante” può far trascorrere alcune ore in modo divertente anche ai grandi.

C’è un altro autore importante che non può essere omesso quando si parla di libri di narrativa per l’infanzia che possono piacere anche agli adulti. Si tratta di Italo Calvino. La versione de “Il barone rampante”, dedicata dall’autore ai ragazzi a partire dagli undici anni, è uno dei testi più apprezzati di questo nostro grande scrittore, che racconta l’avventura del barone Cosimo Piovasco di Rondò, che a dodici anni si piazza su un albero per non discenderne più. Se vogliamo dirla tutta, grande interesse da parte degli adulti anche, a partire dal 1997, per tutta la saga di Harry Potter, personaggio nato dalla penna della scrittrice britannica J.K. Rowling, che ha conquistato in egual misura il pubblico dei più giovani e il pubblico adulto, riscuotendo un grande successo commerciale.

Non voglio dimenticare di citare un grande libro dello scrittore britannico Neil Gaiman, che oltre a raccolte di racconti e romanzi per adulti, sceneggiature, fumetti e anche saggi, ha concentrato la sua produzione letteraria su un buon numero di testi per ragazzi, tra cui il romanzo breve “Coraline”, vincitore di diversi premi, un horror fantasy che ha ispirato il film d’animazione in stop-motion “Coraline e la porta magica”, inquietante e perturbante quanto il libro, adattissimo a chi ama il genere e vuol lasciarsi sorprendere anche se non ha più dieci anni da un pezzo.

Ci sono opere illustrate davvero uniche per la loro sensibilità e delicatezza, dedicate ai piccolissimi ma di cui possono godere anche gli adulti. È questo il caso delle proposte di Leo Lionni, scrittore, scultore e pittore di origine olandese, immigrato negli Stati Uniti, molte delle quali pubblicate in Italia dall’ottima casa editrice Babalibri. Tra i suoi lavori segnalo in particolar modo “Pezzettino”, che tratta il tema dell’identità, e “Federico”, che ci fa riflettere su quanto qualsiasi forma d’arte sia importante per il nostro nutrimento, allo stesso modo del cibo che ingeriamo. Benché si tratti di albi illustrati di poche pagine, con pochissimo testo (ma essenziale, supportato da inconfondibili tavole dell’autore), la semplicità e il modo diretto con cui si affrontano grandi temi possono essere apprezzati anche da un pubblico adulto. Da non dimenticare, infine, come ci si può incantare anche da “grandi” di fronte alle opere di Bruno Munari, artista, designer e scrittore tra i maggiori protagonisti del XX secolo, apprezzandone ancora di più, da adulti, la creatività, l’originalità e l’innovazione.

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