Il secondo dopoguerra – L’egemonia degli stati uniti

Conferenze di pace

Teheran 1943: gli stati vincitori si spartiscono il mondo. L’Europa viene divisa in sfere d’influenza tra Inghilterra e Russia. L’asia tra Cina e Stati Uniti.

Yalta 1945: Churchill, Roosvelt e Stalin confermano glia accordi. Dopo pochi giorni muore Roosvelt. La Gran Bretagna non ha più la forza, ne la voglia (con la vittoria labourista), di essere potenza imperiale; inizierà un lungo dualismo tra Stati Uniti e URSS

1944 – 1955. Cronologia del secondo dopoguerra

1944 Bretton Woods: gli stati controllano l’economia.

1945 San Francisco: nasce l’ONU. L’idea di Roosvelt di un unico mondo, comprendente anche la Russia, fallisce.

Il segretario di stato Marshall vara l’European Recovery Act (piano Marshall) con i seguenti obiettivi:

  1. Fornire capitali e materie necessarie per la ripresa economica europea
  2. Reinserimento della Germania nell’economia mondiale
  3. Mercato mondiale di interscambi soprattutto tra Europa e USA.
  4. Autunno 1947 nasce il Cominform.
    1948 l’armata rossa blocca Berlino che resta divisa in due.
    1949: nascono la Repubblica Federale Tedesca e la Repubblica Democratica Tedesca. La Germania è divisa in due. Patto atlantico. Nasce la Repubblica Popolare Cinese di Mao.

    La Russia prende possesso di Cecoslovacchia e Romania, Polonia e Ungheria anche se in netta minoranza

    La Jugoslavia di Tito invece rimase autonoma

    Guerra di Corea: il governo comunista del Nord attaccò quello filoccidentale del Sud. Gli Stati Uniti con l’approvazione delle nazioni unite reagiscono. La Cina invia l’armata rossa contro gli americani. Il generale Mac Arthur vuole l’attacco della Cina ma Truman è contrario e lo esonera.

    La spartizione del mondo in due blocchi viene sancita da due importanti accordi: la Nato e il Patto di Varsavia (1955).

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