La vita di Frida Kahlo

“Mi consideravano surrealista, ma non è vero. Non ho mai dipinto sogni. Quel che ho raffigurato era la mia realtà”

Abbiamo deciso di pubblicare una breve biografia di Frida Kahlo, frutto della lettura di varie fonti, soprattutto online, che citeremo in un articolo futuro o direttamente nel testo. La dividiamo in due articoli, il primo, questo che state leggendo, racconta il periodo dal 1907 al 1933, il secondo dal 1934 alla morte.
Come sempre, quando si fanno brevi ricerche non specialistiche, alcune delle fonti sono in disaccordo. Abbiamo deciso o di non citare gli eventi su cui non c’era concordanza tra le fonti, o di citare le diverse versioni. In fin dei conti siamo un multiblog, se qualche studioso di Frida passa da queste parti, è il benvenuto, sia per integrazioni o correzioni nei commenti, sia iscrivendosi al blog.

😀

La vita di Frida Kahlo meriterebbe di essere raccontata anche se Frida non fosse stata una grande pittrice.

L’adolescenza di Frida

Il padre di Frida, il fotografo Wilhelm (Guillermo) Kahlo nasce a Pforzheim in Germania nel 1872. Si trasferisce in Messico nel 1891. Qui si sposerà con Matilde Calderon y Gonzalez, la madre di Frida, con cui avrà quattro figli.

Frida nasce in un sobborgo di Città del Messico, Coyoacàn, nel 1907. Raccontava però di esser nata nel 1910, l’anno della rivoluzione messicana. Secondo la nota biografica delle Lettere Appassionate [Abscondita, 2002] nel 1913 viene colpita da poliomielite. La voce di Wikipedia invece la dà affetta da spina bifida, scambiata erroneamente per poliomielite dalle persone che le erano attorno. Tale malattia darà problemi fisici a Frida per tutta la vita, in particolare alla gamba destra.

Frequenta la Escuela Nacional Preparatoria, con l’idea di studiare medicina. E’ una delle poche ragazze ammesse in tale scuola.

Nel 1922 inizia una relazione con un suo compagno di studi, Alejandro Gomez Arias, “Alex”, come lo chiama nelle lettere. Il 17 settembre del ’25, a diciott’anni, rimane vittime di un tremendo incidente. Il bus della scuola in cui sedeva assieme ad Alex viene travolto da un tram. Nell’incidente muoiono quattro persone e Frida viene ferita gravemente:

Frida subisce ferite gravissime: viene trafitta da un’asta metallica che la trapassa all’altezza dell’addome uscendo attraverso la vagina («così persi la verginità» dirà più tardi), subisce fratture in tre punti della colonna vertebrale, in undici della gamba sinistra e in tre delle pelvi. La degenza in ospedale è lunga e dolorosissima(«la morte di notte danzava intorno al mio letto»)
(dalle “Lettere appassionate”, cit.)

Frida Kahlo, la pittrice

Durante il periodo di convalescenza inizia a dipingere, sdraiata nel letto d’ospedale in cui era immobilizzata. Uscita dall’ospedale studierà da un grafico che aveva lo studio vicino alla scuola. In questi anni matura la convinzione di diventare pittrice.

Nel 1928 inizia la storia con Diego Rivera, probabilmente il più noto pittore messicano del ‘900. Nello stesso anno si iscrive alla Lega giovanile comunista. Si sposano l’anno successivo. Il 3 ottobre del 1929 Rivera viene espulso dal partito comunista con l’accusa di collaborazionismo con il governo messicano (aveva dipinto le scale del Palazzo Nazionale); Frida lascia il partito.

Rivera accetta di dipingere i murales del Luncheon Club della Borsa di San Francisco e la coppia si trasferisce negli USA. E’ proprio negli Stati Uniti che Frida ha il primo aborto, a causa della scorretta posizione delle ossa del bacino. Frida stringe amicizia con il chirurgo Leo Eloesser di cui l’anno successivo realizzerà un ritratto.

Henry Ford Hospital - Frida Kahlo - 1932
Henry Ford Hospital – Frida Kahlo – 1932

Nel luglio del ’31 il Museum of Modern Art di New York dedica una retrospettiva a Rivera. Il 1932 è un altro anno drammatico nella vita di Frida. La coppia vive a Detroit dove si è trasferita per un’altra commissione di Rivera. Frida ha un secondo aborto, era al quarto mese di gravidanza. Dipinge in questo periodo Henry Ford Hospital (il letto volante), Nascita (La mia nascita), Vetrina a Detroit e Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti. Due mesi dopo la madre di Frida muore di cancro.

Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti - Frida Kahlo - 1932
Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti – Frida Kahlo – 1932

Frida non ama particolarmente gli Stati Uniti, lo si deduce chiaramente da molte lettere. Un quadro del ’33 Il mio vestito è appeso là (New York) esprime in immagini il difficile rapporto tra Frida e gli Stati Uniti. Rivera realizza dei murales al Rockfeller center. Gli verrà tolta la commissione a causa di un murales in cui viene raffigurato Lenin.

Il mio vestito è appeso là - Frida Kahlo - 1933
Il mio vestito è appeso là – Frida Kahlo – 1933
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