Il crollo degli imperi coloniali
L’India ottiene l’indipendenza nel 1947, separandosi anche dal Pakistan. Fu istituito il Commonwealth di cui l’India entrò a far parte; anche la Birmania e Ceylon (Sri Lanka) divennero indipendenti.
Indonesia: il governo nazionalista di Sukarno dichiara l’indipendenza nel 1945. L’olanda non la riconosce. Venne riconosciuto solo nel 1949.
Filippine: gli USA le riconoscono indipendenti nel 1946.
Vietnam: territorio coloniale francese da metà del XIX secolo, venne occupato dal Giappone durante la seconda guerra mondiale. Nel 1945 Ho Chi Min proclama la repubblica democratica del Vietnam ma la Francia non la riconosce e sostiene un governo fantoccio a Saigon. La guerra durò fino al 1954 quando la Francia fu sconfitta a Dien Bien Phu e abbandonò l’indocina.
Laos e cambogia (le altre colonie francesi) furono riconosciute autonome dalla conferenza internazionale di Ginevra. Il Vietnam fu diviso in uno stato del Nord comunista e uno del Sud filoamericano.
Paesi arabi: prima della guerra divennero autonomi Arabia Saudita, Iraq e, in parte, l’Egitto.
In seguito la Francia abbandonò Siria e Libano (1946).
L’Iran guidato dal nazionalista Mossadeq aveva nazionalizzato le risorse petrolifere, intervennero Stati Uniti e Inghilterra e lo sostituirono con Reza Palhavi.
Egitto: nel 1952 il collonello Nasser e il generale Nagib guidarono un colpo di stato militare e vista l’indisponibilità occidentale chiesero aiuto all’URSS.
Nel 1956 la Banca Mondiale blocca la costruzione della diga di Assuan. Nasser decide per la nazionalizzazione della Compagnia del Canale di Suez (ancora controllata da francesi e inglesi), Francia e Inghilterra reagirono con le armi ma persero la guerra, che può essere considerata l’ultima di stile coloniale.
1956: indipendenza dalla Francia di Tunisia e Marocco.
Algeria: duri furono gli scontri in Algeria che la Francia considerava suoi territori oltremare. Nacque il Fronte di Liberazione Nazionale che organizzò attentati terroristici. La Francia rispose con repressione e tortura. Il neo-eletto De Gaulle concesse l’indipendenza sancita da un referendum nel 1961.
Palestina e Israele: ebrei cacciati dai romani nel II sec. d.C., arabi la conquistano nel VII sec.. Sionismo. 1948 se ne va l’Inghilterra.
1956: Sudan dall’Inghilterra
1957: Costa d’Oro guidata da Nkrumah diventa GhanaSud Africa: dal 1948 apartheid (anche in Rhodesia dal 1964 al 1978), 1961 esce per l’apartheid dal commonwealth assieme alla Rhodesia.
La decolonizzazione dell’Africa
Il 1960: indipendenza di tutte le colonie africane francesi: Senegal, Mauritania, Costa d’avorio, Ciad,Niger, Mali, Camerun, Gabon. Anche la Nigeria diventa indipendente dall’Inghilterra.
Congo: era stato possedimento personale dell’imperatore del Belgio Leopoldo II. Le compagnie minerarie belghe non accettarono l’indipendenza. Iniziò una guerra civile tra il governo nazionalista di Lumumba e le compagnie belghe che proponevano la scissione della provincia mineraria del Katanga. Lumumba fu ucciso. Nel 1965 Mobuto proclamò la nascita di un nuovo stato: lo Zaire.
Kenia: vi era una grande comunità bianca. La comunità tribale MauMau cercò l’indipendenza attraverso atti terroristici e fu dura la repressione inglese. Nel 1963 il Kenia ottenne l’indipendenza grazie all’abilità del suo leader Kenyatta.
Angola, Mozambico e Guinea Bissau dovettero attendere la fine del regime di Salazar nel 1975 (rivoluzione dei garofani, da parte dei militari) in Portogallo.
I paesi non allineati
1955: conferenza di paesi africani e asiatici a Bandung (Indonesia) con il tentativo di sostituire allo scontro Est-Ovest la collaborazione Nord-Sud. 1961: conferenza a Belgrado trai paesi non-allineati con gli stessi obiettivi del 1955. I risultati furono scarsi.
Dopo la seconda guerra mondiale nel terzo mondo ci sono state guerre che hanno causato 20 milioni di morti.
Rivoluzione cubana
1959: a Cuba Fidel Castro sostituisce con il suo movimento guerrigliero il corrotto governo del generale Batista. Fidel, medico borghese, non era comunista. Cercò di colpire il monopolio della United Fruit sulla canna da zucchero cubana. Gli Stati Uniti avviò una politica ostile a Cuba che accettò di vendere lo zucchero all’URSS. Cuba divenne comunista. Nel 1961 gli USA tentarono di abbattere il governo cubano con una invasione di esuli cubani appoggiata dagli Stati Uniti, passata alla storia come l’invasione della baia dei porci.