Bisogna essere informati

Ho sempre amato, da un certo lato, l’idea per cui lo studio, l’educazione, la scuola servano a formarsi, siano una formazione. Grazie ad essi si prende una forma, un modo di essere, di stare al mondo. Una forma non immobile ed uguale a se stessa ma in fieri, in formazione.

In alcune espressioni questa idea, questo “formarsi”, già mi piace meno. Ad esempio in “Corso di formazione” già mi suona meno come “formarsi” ma come “per-corso obbligato” (spesso ad ostacoli). In “crediti formativi” il “formarsi” si disperde in un’espressione semi-incomprensibile. Che sarebbe “crediti formativi”? Avere tot crediti formativi che vorrebbe dire? Crediti verso chi?

“Bisogna essere informati” è un’espressione tipica. Con essa si sottintende che in un mondo complesso ed articolato se non si è informati ci si perde, mancano gli attrezzi per decodificare la complessità e ci si trova spaesati o non ci si trova proprio. Ma è un’espressione che a ben vedere dice anche altro. Dice che qualcuno deve informare mentre un altro subisce l’informazione.

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