Gian Carlo Riccardi, l’artista poliedrico

Gian Carlo Riccardi è nato nel 1933 a Frosinone. È stato uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea. Il critico romano Enrico Crispolti lo aveva definito un “artista multimediale” per la sua poliedricità, un connubio di ingegno e talento che riusciva a manifestare mediante svariate forme dell’arte, ossia come pittore, scenografo, regista teatrale, scultore e scrittore. Una carriera lunga oltre cinquant’anni, contraddistinta da lavori, produzioni e sperimentazioni. La passione per la creatività lo aveva attirato sin dalla giovinezza e lo ha accompagnato per tutta la vita.

Dopo la maturità classica, Riccardi aveva conseguito prima il diploma in Scenografia all’Accademia di belle arti di Roma e successivamente in Regia teatrale e cinematografica presso il Centro sperimentale di Roma. Da lì l’inizio di un lungo e affascinante percorso, che negli anni ‘60 lo ha visto esordire anche come caricaturista per riviste di satira politica e giornali umoristici come Il Travaso delle Idee, L’Estro, La Tribuna Illustrata, Il Bertoldo e Simplicissimus e contestualmente lavorare alla Rai come assistente scenografico di Cesarini da Senigallia.

foto in bianco e nero di Gian Carlo Riccardi

Riccardi ha fatto parte della storica sperimentazione teatrale romana, collaborando con Pino Pascali, Memè Perlini, Carmelo Bene, Mario Ricci, Nino de Tollis, Filippo Torriero ed ha contribuito alla fine degli anni ‘60 alla fondazione del Teatro La Fede, in via Portuense a Roma, insieme a Giancarlo Nanni, Manuela Kustermann, Giuliano Vasilicò, Pippo di Marca e Valentino Orfeo. Qualche anno prima Riccardi aveva dato vita a Frosinone al Gruppo Teatro Laboratorio Arti Visive ed al Teatro Club. Numerose le amicizie e le conoscenze intessute dal poliedrico artista frusinate nel mondo dell’arte, della letteratura e cultura tra gli anni ‘70 e ’80; in particolar modo si ricordano quelle con Alberto Moravia, Cesare Zavattini, Libero De Libero e Umberto Mastroianni.

Tra gli anni ‘80 e ‘90 la sua arte si è orientata verso l’astrattismo e l’uso di materiali diversi, combinati attraverso tecniche di ready-made e collage. Negli ultimi anni della sua vita, l’opera di Riccardi sembra recuperare le tematiche dell’infanzia, esplorando un linguaggio artistico elementare ma al contempo pregno di significato. Le opere pittoriche e grafiche e le sculture realizzate da Gian Carlo Riccardi sono state esposte in Italia e all’estero. L’artista si spegne nella sua città natale nel 2015. Diversi sono stati gli autori che hanno scritto e si sono occupati di lui, come Nello Ponente, Angelo Maria Ripellino, Vito Riviello, André Pieyre de Mandiargues, Giovanni Gigliozzi, Elio Pagliarani e Mario Lunetta.

Francesco Spilabotte

Bibliografia

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S. Lantag, Presentazione in catalogo, Rassegna d’arte Art Collection di New York, New York, 1991.
V. Riviello, Dizionario Enciclopedico d’Arte Contemporanea, Roma, Unedi, 1998.

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