Io ordirò col mio parlar festevole
Varie novelle, empiendoti l’orecchie
Col dolce mormorio delle mie note;
Se già non schiferai rivolger gli occhi
A queste carte pien di ciancie, e scritte
Con lagrime de’ calami d’Egitto.
Degli uomin le fortune e le figure
Incomincio converse in altre immagini,
E poi tornate nell’antica forma:
Ed a chi ciò incontrasse, ascolta in breve.