La sua verità [dell’inconscio] può essere ritrovata attraverso i sintomi che sono inscritti: nei monumenti: e questo è il mio corpo, cioè il nucleo isterico della in cui il sintomo isterico mostra la struttura di un linguaggio e si decifra come un’iscrizione che, una volta raccolta, può essere distrutta senza grave perdita; nei documenti d’archivio:
e sono i ricordi della mia infanzia, impenetrabili al pari di essi, quando non ne conosco la provenienza; nell’evoluzione semantica: e questo corrisponde allo stock e alle accezioni del vocabolario che mi è proprio, così come al mio stile e al mio carattere; nelle tradizioni, addirittura nelle leggende che in forma eroicizzata veicolano la mia storia; nelle tracce infine, che di questa storia conservano inevitabilmente le distorsioni, rese necessarie dal ricordo del capitolo adulterato con i capitoli che l’inquadrano, e delle quali la mia esegesi ristabilirà il senso
J. Lacan – Funzione e campo della parola e del linguaggio in psicoanalisi