Gadamer – Verità e metodo 2

Due schemi brevi, per punti, di due saggi di Gadamer “Testo e interpretazione” e “Il testo eminente e la sua verità” contenuti in Verità e metodo 2. I due schemi sono stati pensati come aiuto alla memorizzazione del testo.

Testo e interpretazione (1985)

  • Ermeneutica tratta del rapporto tra gli uomini e il mondo
  • Comprendere: avere sensibilità per qualcosa.
  • Pretesa di universalità dell’ermeneutica
  • Circolo ermeneutico
  • Ermeneutica -> Dialettica -> Dialogo
  • Illimitatezza dell’esperienza di senso
  • Cfr. con Derrida: il francese critica Heid. dicendo che non infrange il logocentrismo
  • Nietzsche: dissolvimento e deformazione della metafisica. L’essere al servizio della volontà di potenza
  • “l’essere che può venir compreso è il linguaggio”
  • limiti dell’essere-per-il-testo rispetto all’essere-per-la-morte
  • L’altro aiuta a superare i pregiudizi
  • La questione della linguisticità sorge dalla critica del logos (Hegel, Heidegger, socrate, Nietzsche). Linguisticità è ponte o limite
  • Il testo. Oltre la semplice teoria dell’interpretazione
  • La scienza ha fatto abbandonare la lingua.
  • Lingua: medium dell’accesso al mondo (299)
  • Con la critica al soggetto e all’autocoscienza aumenta l’importanza della ricerca sulla lingua
  • Testo e interpretazione: “che sia l’interpretazione un conferire senso e non un trovare il senso?”
  • Testo resta punto di riferimento.
  • Storia del termine “testo”: testo della Sacra Scrittura e della musica
  • Testo va inteso come un concetto ermeneutico
  • Linguista (funzione della lingua in quanto tale) / ermeneuta (comprensione di quanto viene detto)
  • Grado 0 (appunti, comunicazione scientifica) del testo. sempre che non ci sia un disturbo della comprensione.
  • Scritto/parlato: scrivere è di più che fissare ciò che viene detto
  • Es. della legge (che necessita interpretazione) ci svela la natura del testo: ogni redazione di un testo è preliminarmente riferita all’interpretazione.
  • anti-testi, pseudo-testi e pre-testi
  • inter-pres : inter-locutore . Negoziatore. Questo interloquire ha esso stesso la struttura del dialogo. Scompare. “fusione di orizzonti”
  • Letteratura: Th. “essi esistono solo nel tornare ad essi” (sonorità). Non rimandano ma prescrivono (funzione normativa)
  • Autopresentazione della parola. Il primato è del contenuto ed il riferimento alla realtà è sospeso.
  • Linguaggio filosofico/letteratura. Unità degli opposti/ unità di senso.
  • Testo letterario è in costante colloquio con l’interprete
  • p. 317 Chiarificazione sulla presenza e sull’autopresentazione della parola: non è l’attualità di ciò che è semplicemente
    presente ma il continuo richiamarsi del linguaggio e dello scritto. Il discorso poetico non è presente senza essere compreso
  • Sospendere il riferimento alla realtà
  • Dilthey introduce il concetto di struttura e mostra che la comprensione di strutture ha un andamento circolare
  • Comprendere è ricostruire in sè la forma. Costruire quello che non è costruito.
  • “scompare l’interprete e rimane il testo”
  • Il testo eminente e la sua verità (1986)

  • Liberazione da referenza e verità
  • Bello: si giustifica attraverso il suo proprio essere
  • Esiodo: so dire molto di vero e molto di falso
  • Testo come intreccio di fili
  • Il testo trasparente
  • Il testo è scritto per il lettore
  • Letteratura vuol dire bella letteratura
  • La sua pretesa di validità oltrepassa ogni occasione e destinazione, in questo senso è dunque “eminente
  • Non è eminente tramite per il suo significato
  • Th. l’esposizione è essenzialmente legata al testo poetico poichè esso non è mai esauribile tramite la sua trasformazione in concetto
  • Nel testo poetico si penetra sempre di più. Vuole essere letto di nuovo
  • Tes(su)to
  • E’ elevato perchè “si staglia oltre la moltitudine dei discorsi”
  • La fine di un’opera letteraria
  • Il tempo della comprensione è quello della lettura
  • Peculiarità delle arti riproduttive: portano alla rappresentazione ciò che prescritto loro dai testi
  • “la piena corrispondenza di testo e suono fa di un testo un testo eminente”
  • Si ritorna alla verità della poesia: enigmatica frase di p. 343. 1 – riconoscere i limiti. 2 – non importa la distanza dall’opinione 3
  • non differenziazione 4 – ritrarsi del linguaggio (la negazione)
  • “non v’è cosa là dove irrompe la parola”
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