L’ottocento in America latina – San Martin e Simon Bolivar


Indie spagnole: Rio della Plata (Argentina), Nuova Spagna (Messico, America Centrale), Nuova Granada (Venezuela, Colombia), Nuova Castiglia (Perù, Cile, Bolivia). Vicerè e funzionari erano spagnoli.

Creoli: discendenti dei primi colonizzatori spagnoli e portoghesi detenevano il potere politico ed economico. La forma economica da loro gestita (latifondi e miniere) soppianterà quella preesistente all’invasione (contadina). Militarizzeranno le classi popolari divenendo quindi anche generali.

Indipendenza: il processo nasce dalla crisi internazionale della Spagna che era uscita molto indebolita dal periodo napoleonico. Molti creoli non riconosceranno Giuseppe Bonaparte re di Spagna dopo la deposizione di Ferdinando VII di Borbone. Nel Messico scoppiarono due rivolte popolari, guidate da sacerdoti, in nome dell’egualitarismo cristiano. Queste rivolte bloccheranno le spinte autonomiste. Sono del 1810-1815 le prime spinte autonomiste ma i creoli restarono lealisti verso la corona. Il ritorno nel 1815 porta ad un violento ripristino dell’ordine coloniale, che fa spostare anche i creoli moderati verso l’indipendentismo. Argentina: 1817. Pueyrredon un militare iscritto alla loggia massonica di Buenos Aires, proclama l’indipendenza dell’Argentina subito approvata dall’Inghilterra con l’appoggio dei creoli.Cile: Jose de San Martin fu nominato da Pueyrredon prefetto della regione di Cuyo. Rese il Cile indipendente conquistando Santiago nel 1817. Gran Colombia: dopo il non riuscito tentativo di indipendenza della Venezuela (1812), Simon Bolivar guida nel 1819 l’indipendenza della Gran Colombia. Nel 1821-3 libera anche il Venezuela. Nel 1824 l’esercito spagnolo è definitivamente sconfitto.Nel 1822 San Martin e Bolivar si incontrano entrambi con l’obiettivo di creare uno stato continentale ma B. vuole una repubblica autoritaria, S.M. una monarchia. I creoli scelsero l’indipendenza per il timore delle idee liberali che si diffondevano in Spagna.Messico: Agustin de Iturbide aveva represso le sollevazioni popolari. Divenne imperatore.Brasile: durante l’invasione napoleonica del Portogallo Giovanni VI si rifugia in Brasile dove attua una politica di assolutismo illuminato. Richiamato a Lisbona dai moti liberali affida la reggenza al figlio Pedro che nel 1822 sarà nominato Imperatore costituzionale e il Brasile indipendente.La società latinoamericana sarà fortemente militarizzata da questi processi, i caudillos (re eletti dalle oligarchie locali) garantiranno gli interessi delle oligarchie.

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