Anche se non si è fan appassionati di Charlie Chaplin e della sua arte cinematografica questo è un film che difficilmente lascia indifferenti ma anzi colpisce per la sua poesia, dolcezza e sensibilità. Parliamo di “Luci della ribalta” (titolo originale Limelight), film del 1952, terzutimo lungometraggio del grandissimo ed iper-creativo attore, regista, comico e sceneggiatore inglese noto anche con il nome di Charlot. Il film rimase inedito fino al 1972 per problemi col Maccartismo e vinse il premio Oscar come miglior colonna sonora, tra l’altro come primo caso di Oscar retroattivo.
“Luci della ribalta” è la storia tenera e commovente del rapporto sentimentale ed artistico tra Calvero (Charlie Chaplin), un clown un tempo famoso ma ormai diventato alcolista e dimenticato da tutti, e Terry (Claire Bloom) una giovane ballerina che sente di aver perso le speranze sul futuro. Siamo a Londra nel 1914 e Calvero salva Terry da un tentativo di suicidio, la accoglie a casa sua, la fa sentire protetta e tenta di infonderle nuova fiducia nella vita e nelle sue possibilità. Alcune frasi sono immensamente poetiche e memorabili:
“La felicità…
Esiste, le dico.
Dove?
Senta. Da ragazzo mi lamentavo sempre con mio padre perché non avevo giocattoli.
Lui mi diceva: questo (si indica la testa) è il più grande giocattolo del creato, è qui il segreto della felicità”
“Lei si è arresa: non fa che adagiarsi sui malanni e sulla morte. Ma c’è una cosa altrettanto inevitabile quanto la morte, ed è la vita. Viva! Viva! Viva! Pensi alla forza che è nell’universo, che fa muovere la terra e crescere gli alberi! E c’è la stessa forza dentro di lei, purché solo abbia il coraggio e la volontà di usarla.”
“Sì, la vita è meravigliosa, se non se ne ha paura. Tutto quel che ci vuole è coraggio, immaginazione… e un po’ di soldi.”
Grazie alla forza e all’iniezione di autostima datale da Calvero la ballerina torna ad esibirsi sul palcoscenico e allo stesso tempo sviluppa, nonostante la grandissima differenza d’età, un sentimento d’amore verso il suo mentore che si è così prodigato per lei e manifesta anche la ferma intenzione di volerlo sposare. Calvero è però assolutamente contrario alla possibilità di un amore tra loro due e cerca di indirizzare i sentimenti della giovane Terry verso il pianista Neville che considera più adatto per la ragazza e per la sua felicità futura. Nel frattempo anche il vecchio clown tenta con rinnovata fiducia un ritorno sulle scene che si rivela però fallimentare.
Tempo dopo la giovane e bravissima Terry ottiene uno spettacolo tutto suo e decide di coinvolgere per un’apparizione anche Calvero in modo da poterlo ringraziare, colma di riconoscenza ed amore. Calvero realizza una performance eccezionale acclamata dal pubblico al termine della quale però il vecchio artista si sente male. All’inizio si pensa ad una finzione ma poi Calvero viene portato dietro le quinte e qui muore mentre la sua amatissima Terry si esibisce come ballerina in una splendida prestazione.
Un film dolcemente malinconico, triste ma allo stesso pieno di speranza e possibilità di riscatto. Una favola commovente e ricca d’amore, intrisa di fiducia nella vita ma anche a volte di cupa rassegnazione. Sicuramente un film meraviglioso che resta dentro con musiche straordinarie ed attori eccezionali.