Ad inizio XX secolo l’oppio era usato per molti prodotti commerciali. Esisteva anche uno sciroppo per bambini a base di oppio, lo Sciroppo calmante della Signora Winslow. Pensate che brutta fine farebbe oggi la dolce signora Winslow; accusata di drogare i bambini sarebbe esposta alla pubblica gogna.
Già nel 1912 in Europa e nel 1914 negli Stati Uniti (Harrison Narcotic Act) l’oppio e la morfina divenivano illegali (potevano essere prescritti da un medico).
Quello che accadde dopo l’Harrison Narcotic Act è paradossale. Esso infatti non rendeva illegale l’uso degli oppiacei semisintetici, come l’eroina, molto più potenti. La Bayer Drug Company iniziò a vendere eroina pubblicizzandola come super-aspirina. La Bayer sosteneva irresponsabilmente che essa non provocasse dipendenza. Dal 1914 al 1924 (quando venne proibita anche l’eroina) i consumatori di oppiacei passarono alla più potente e legale eroina.
Considerare l’atteggiamento degli stati occidentali nei confronti delle droghe sarebbe in realtà molto divertente se esse non causassero morti (pensate al narcotraffico) e spese(sia mediche che repressive) oltre a finanziare la criminalità organizzata. I governi si barcamenano, subendo pressioni di ogni tipo (si può immaginare), tra considerazioni commerciali, etiche, propagandistiche e spesso lanciano o assecondano vere e proprie irrazionali “crociate”, come quella statunitense anti-marijuana o la subdola e disastrosa campagna pubblicitaria sul tabacco.