Archivium.biz – Intervista a Marialberto mensa

Marialberto Mensa è tra i creatori di Archivium.biz un coniugatore di verbi e analizzatore morfologico che può essere un valido aiuto per gli studenti. Dopo un cortese scambio di mail abbiamo pensato di realizzare questa intervista.

D: Marialberto, spiegaci le funzionalità di questo programma, a cosa serve?

R: Nel sito trovate sostanzialmente tre tipi di cose:

  1. Un Analizzatore di Voci Verbali. Quindi, se si inserisce una voce verbale, come per esempio “sono stato amato”, l’Analizzatore ne restituisce tutti i valori formali: di quale verbo si tratta, in quale Forma, Modo e Tempo è coniugato, la Persona, e quale Ausiliare Ë eventualmente usato.
  2. Un Coniugatore di Verbi: inserendo una voce verbale all’Infinito Presente il Coniugatore restituisce tutte le voci verbali ammissibili per quel verbo. Quindi non solo la forma attiva, ma anche le forme Riflessiva, Impersonale e Passiva, quest’ultima fatta con l’ausiliare Essere, con il verbo Venire (solo, ovviamente, per i tempi semplici) e con il si passivante.

    Questo strumento lo trovate alla pagina “Coniugazione dei Verbi”.

    Se volete coniugare un neologismo o un aforma colloquiale, che probabilmente non sarà nel database, si può invece usare uan pagina che abbiamo chiamato, con un pizzico di umorismo, la pagina del “verbo inesistente”: qui qualunque verbo che ad orecchio di sembri plausibile può essere coniugato, anche verbi come “googlare”!

    Questo mi offre lo spunto per far rilevare l’aspetto potremmo dire algoritmico della coniugazione dei verbi: se determinate regole sono soddisfatte, allora possiamo coniugare il verbo. Del resto, questo Ë proprio quanto fanno le persone per verbi recentissimi come “googlare”.

  3. Infine, nel sito si possono trovare una serie di pagine relative alla grammatica che riprendono i principali concetti relativi ai verbi.

    Pur nelle poche pagine e nella forma sintetica che il mezzo Internet concede, abbiamo fatto uno sforzo per avvicinare il visitatore del sito alle teorie più moderne e agli approcci più nuovi alla grammatica.

    Senza ripudiare l’importantissimo passato che la lunga tradizione di Studiosi ha costruito, ci si sta allontanando da quella che si chiama “impostazione latina” delle grammatiche, e si stanno sviluppando invece approcci pi˘ legati al significato dei verbi e all’uso che di essi si fa.

    Un campo interessantissimo che sta vedendo sviluppi rapidissimi ed entusiasmanti.

D: Quando avete realizzato questo programma a chi pensavate potesse essere utile?

R: Mah, a molte persone diverse, tutte accomunate dall’amore per un oggetto di studio così vario e complesso.

Agli Studenti italiani per verificare i loro esercizi o le nozioni che hanno appreso, agli Studenti stranieri per risalire, da una voce verbale inusuale, al verbo di partenza, e poi coniugarlo in tutte le sue forme.

E naturalmente anche agli Insegnanti, che potranno, dalle poche pagine di teoria scritte nel sito, dare uno sguardo all’evoluzione che lo studio della grammatica sta avendo in questi anni.

Studio i cui progressi sono in parte anche dovuti all’impiego di computer e di teorie che sono a cavallo tra la matematica e la linguistica.

D: Archivium è parte di un progetto linguistico più ampio. Vuoi illustrarcene le linee essenziali? Qual è il tuo ruolo all’interno del progetto?

R: Si tratta di utilizzare le macchine per migliorare la comprensione dei linguaggi naturali, di disporre di metodi per identificare accuratamente la struttura delle frasi e il loro significato.

In una frase, il verbo è la parte più importante, e la conoscenza delle forme in cui appaiono i verbi pensiamo sia di fondamentale importanza per progredire in queste direzioni.

L’approccio che stiamo seguendo è per molti aspetti nuovo, e si differenzia da altri già sviluppati, che pure hanno esiti generalmente piuttosto soddisfacenti, per il fatto di cercare di combinare meccanismi di auto-apprendimento della macchina, o di apprendimento assistito, con una solida ed ampia conoscenza della grammaticale di base inserita nella macchina: il paragone è quello di un bambino che impari a formare frasi con un significato compiuto disponendo nella sua memoria della conoscenza della grammatica.

Normalmente i bambini imparano prima a parlare abbastanza correttamente, poi imparano la grammatica, ma il cervello Ë molto diverso da una macchina.

Il mio ruolo, fortunatamente, si svolge su diversi piani: sono l’ideatore del progetto, e il suo animatore, ma scrivo anche molto codice: lo trovo stimolante e mi dà grandi soddisfazioni!

D: Parlando più in generale, pensi che il web possa portare dei vantaggi al mondo della scuola? Il sistema educativo, a tuo parere, deve essere ripensato alla luce delle recenti tecnologie?

R: Direi proprio di sì, per tutte e due le domande. Il Web è una miniera di informazioni, non sempre molto approfondite, purtroppo, ma che spaziano sui campi pi˘ disparati. Non Ë un caso che i giovani, con una curiosità insaziabile, passino ore su Internet: una pagina ci porta ad un’altra, da un soggetto si passa ad un altro, in un continuo scoprire nuovi mondi e assorbire nuove informazioni. Purtroppo però, l’informazione presente su Internet spesso Ë superficiale e incompleta, o privilegia facili modi di acquisizione dell’informazione che mancano di metodo. Per questo gli Insegnanti dovrebbero stimolare i giovani a sviluppare, su alcuni argoemnti, una curiosità più profonda, e poi aiutarli a lasciare Internet per rivolgersi ad un buon manuale specialistico.

Ma questa non è una novità c’è qualche somiglianza con le Enciclopedie, che trattano una vastissima quantità di argomenti, ma inevitabilmente non ne approfondiscono nessuno, e già le Enciclopedie ci avevano diciamo cosÏ abituati, quando si voleva approfondire un determinato argomento, ad avvicinarci, senza paura, a libri più specialistici.

Certo, il Web Ë inondato, oltre che di cose peggiori, di pubblicità. Ma forse anche questa è una buona palestra di vita: i giovani credo stiano rapidamente imparando a leggere i contenuti che gli interessano senza neppure vedere la pubblicità di cui le pagine che vedono sono infarcite.

Il ruolo degli Insegnanti Ë, da quanto ho detto, cruciale e delicatissimo: non è facile far avvicinare chi è abituato a immagini colorate e ad animazioni frivole ad un libro, serio, magari scritto piccolo, con poche schematiche figure in bianco e nero…

Ed è anche una sfida: diventa sempre più difficile “saperne di più” degli Studenti, e questo può mettere in imbarazzo molti Insegnanti.

Ma l’Insegnante ha una capacità di muoversi nella marea di informazioni disponibili, una capacità di filtrare l’importante dal ridondante, un fiuto direi anche nel seguire una traccia di ricerca, che gli deriva dall’esperienza e dalla cultura e che gli Studenti ovviamente non possono avere.

D: Ci sono altri strumenti gratuiti presenti su internet che consiglieresti agli studenti?

R: Ce ne sono, ma non moltissimi.

Non sono un esperto in questa materia, ma posso raccontare l’esperienza che ho vissuto nel promuovere il nostro sito (che, ripeto, non ha scopo di lucro) verso i potenziali utenti ed interessati: mi aspettavo di dover scrivere decine e decine di mail, in realtà ne ho scritte assai poche (delle quali una a Voi), perchè molti dei siti che la ricerca su Internet mi aveva mostrato o sono stati praticamente abbandonati dagli Autori, o hanno contenuti poverissimi, o si sono riempiti di pubblicit‡ in modo vergognoso, di materiale che, con il soggetto che tratta il sito, non ha niente a che fare: pubblicità di viaggi, vacanze, oggetti di consumo che possono interessare ai giovani Studenti, e cosÏ via.

Se fossi un imprenditore del Web, credo che questa sarebbe una area sulla quale lavorare!

E anche mi aspetterei che il Ministero dell’Istruzione promuovesse qualcosa in questa direzione, magari basandosi su progetti gi‡ esistenti per iniziativa delle Scuole.

Infatti ho visto che molti Istituti Scolastici, credo per propria iniziativa, hanno un loro sito cui collaborano Insegnanti e Studenti: mi sembrano bellissimi progetti, che spesso sono di elavato livello qualitativo anche molto interessanti in quanto a contenuti.

Nel ringraziarti consigliamo a che ci legge di visitare il vostro sito e di inviare suggerimenti ed impressioni via mail a: archivium.webmaster@gmail.com

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