Pablo Picasso nasce a Malaga nel 1881 e appena maggiorenne si trasferisce a Parigi per iniziare la carriera artistica come pittore.
Il rapporto dell’artista con le sue mogli e amanti fu sempre tormentato (sopratutto per loro) e allo stesso tempo fu motivo di ispirazione per molte delle sue opere.
È possibile osservare che in alcune fasi del suo lungo lavoro la maggior parte dei quadri dell’artista ritraggono figure femminili. Nella prima fase della sua pittura le donne ritratte sono visibilmente riconoscibili in un stile figurativo semplice, con il passare del tempo lo stile cambia molte volte fino a giungere alla scomposizione del soggetto, del corpo e dei volti, oltrepassando la figura percepita pur senza arrivare mai alla totale astrazione.
Il dato di realtà nella pittura di Picasso è sempre fondamentale e si potrebbe affermare che il rapporto intenso e spesso drammatico con le sue amanti fu materia di ricerca per la sua arte.
Nella seconda fase pittorica – quella dal cubismo in poi – alcuni soggetti femminili si mostrano in molteplici sfaccettature e in diverse angolazioni, in una continua sperimentazione alla quale l’autore non rinuncia mai.
Picasso diventa celebre in tutti il mondo per essere un genio con un incredibile libertà di espressione; questa libertà l’ha sempre contraddistinto anche nei suoi rapporti sentimentali, non altrettanto creativi però, a tal punto che la maggior parte delle sue amanti dopo il rapporto con l’artista hanno sofferto di gravi crisi o lunghe depressioni.
La prima donna importante di Picasso è Fernande Olivier. I due si incontrano a Parigi e stanno insieme dal 1904 al 1912. Fernand, di origini francesi, diviene in quel periodo la modella principale dei quadri dell’artista e pare che lui provasse verso di lei una terribile gelosia. Durante questo breve e fecondo periodo l’artista passa dal periodo rosa al periodo blu, fino ad arrivare alla fase cubista. Fernande condivide con Picasso la vita parigina e gli amici: Braque, inventore con Picasso del cubismo, e Apolinnaire, celebre poeta e scrittore francese. La vita di Fernande dopo la separazione con l’artista non si realizzò mai pienamente e purtroppo la donna visse in povertà fino alla morte nel 1966.
Nel 1912 Picasso incontra Marcelle Humbert, soprannominata dall’artista Eva. Con Eva Picasso instaura un legame molto forte e passionale che si interrompe purtroppo a causa di una grave malattia che colpisce la donna nel 1915. Eva viene chiamata anche dall’artista “ma jolie”, parole che compaiono – riferendosi all’innamorata – in diverse opere di questo periodo.
Nel 1918 Picasso sposa Olga Khokhlova, una ballerina russa conosciuta appena l’anno prima durante le prove dello spettacolo Parade di Sergej Djagilev, nel quale l’artista lavorava come scenografo. Nel 1921 dal loro rapporto nasce il figlio Paulo. Picasso ed Olga ben presto si separano per via delle loro incomprensioni caratteriali anche se non ricorreranno mai al divorzio per volontà dello stesso artista. Per questo motivo i due rimangono sposati fino al 1955, anno in cui la donna muore. Grazie al rapporto con Olga il non ancora famoso Picasso entra presto nel giro della borghesia parigina, creandosi una certa fama che gli permette di poter vivere del suo lavoro. L’artista seguirà la moglie in molte tournèe europee, visitando diverse città tra cui Roma che gli permetterà un intenso studio dell’arte classica. In questo periodo la produzione di Picasso è ricca di temi legati alla donna e il bambino, la famiglia, nel quale però il pittore non si riconosce fino in fondo. Picasso infine lascia Olga, mentre lei rimarrà sempre imbrigliata in questo rapporto morboso dal quale non si riprenderà mai.
Dopo l’esperienza da “marito”, Picasso incontra nel 1927 una giovane ragazza di appena diciassette anni, Marie Thérèse Walter. La giovane, di origini svizzere, si innamora perdutamente dell’artista ed accetta di essere la sua amante anche se nutrirà sempre la speranza di potersi sposare con lui. Dal loro rapporto nasce nel 1937 la piccola Maya. In questo periodo la produzione di Picasso è altissima, crea dei quadri che trasmettono una forte armonia: la giovane bionda viene raffigurata in moltissimi dipinti nei quali a volte emerge una leggera malinconia, altre traspare la morbidezza del giovane corpo della ragazza. Anche Marie non avrà vita facile con il celebre artista. Picasso non la prenderà in moglie ponendo fine alla relazione e dopo la notizia della morte dell’artista la donna si suicida (1977).
Dagli anni 30′ agli anni 40′ Picasso frequenta l’artista ed amica Dora Maar (Thèodora Markovitch), figlia di madre francese e di un architetto croato.
Dora ha un carattere forte ed è sopratutto una donna intellettuale, colta, interessata alla politica. Anche lei è artista e per questo vuole confrontarsi alla pari con lui. Lavora come fotografa e documenta uno dei lavori più importanti di Picasso in quegli anni, Guernica. I due amanti vivono un rapporto conflittuale e competitivo, spesso anche violento; Dora con il passare del tempo inizia ad avere problemi psichici dai quali non si riprese mai definitivamente. La rappresentazione di Dora nei quadri dell’artista è opposta per stile a quella utilizzata per Marie. Alla sensuale linea, spesso curva e tonda che Picasso usa per la giovane svizzera, si contrappone quella spigolosa e netta dei ritratti di Dora.
Francoise Gillot conosce Picasso appena ventunenne. Lui al tempo ne aveva sessantuno, lei studia in una scuola d’arte per diventare pittrice. Iniziano una storia tormentata che ha tregua solo quando lei rimane incinta dei due loro figli, Claude e Paloma. Francoise rimane nella memoria collettiva come l’unica donna che tiene testa all’artista. Lo lascerà appena si accorge dei suoi atteggiamenti violenti. Stanno insieme dal 1943 al 1953. Quando la relazione finisce Picasso reagisce male, ma ben presto si ritrova in un nuovo rapporto con Jacqueline Roque, una giovane divorziata che si dedica interamente a lui fino alla morte nel 1973. Picasso sposa Jacqueline dopo la morte di Olga.
I rapporti sentimentali dell’artista vengono ben descritti anche nel film a lui dedicato Surviving Picasso diretto da James Ivory, uscito nel 1996.
Francoise Gillot pubblica negli anni 60′ il libro Vita con Picasso, nel quale racconta tutta la loro storia descrivendo la personalità dell’artista che sembra non accettare la totale autonomia di Francoise.
Paola Izquierdo nel 2004 pubblica Le amanti di Picasso. Quando il genio diventa crudeltà. L’autrice spagnola indaga il rapporto dell’artista con le donne tracciando la giusta corrispondenza nell’arco del tempo tra le sue creazioni e il rapporto con ognuna di loro.