Cardionefrologia, una comunità scientifica al lavoro

La correlazione funzionale tra reni, cuore e altri organi di cui oggi si occupa la cardionefrologia trova le sue radici nei pioneristici studi di Gentile da Foligno, vissuto tra 1272 e il 1348, che già nel suo libro “Carmina de urinarum iudiciis et de pulsibus” metteva in relazione la patologia renale a quella cardiaca.

Benché si debba al medico umbro questa intuizione, ripresa poi parzialmente da Richard Bright nella prima metà dell’Ottocento e in seguito da diversi eminenti clinici europei (Volhard, Fisher, Micheli, Marcolongo…), le effettive basi di una relazione tra cuore e rene si debbono a un “quartetto” della scuola nefrocardiologica di Pisa: Monasterio, Gigli, Donato e Muiesan.

Nel 1956 i suddetti clinici coniano, in occasione del Congresso Nazionale di Cardiologia di Trieste il binomio “cardiopatia renale”, definita come “l’alterazione che subisce il cuore attraverso meccanismi vari ed in genere complessi in conseguenza della compromissione del rene”, sostituito in seguito dalla denominazione di “cardiopatia uremica”.

Sarà però in seguito a studi più recenti effettuati soprattutto dal Prof. Mario Timio, eminente nefrologo del Dipartimento di Medicina interna e Nefrologia dell’Ospedale “S. Giovanni Battista” di Foligno-Perugia e, in seguito, da altri specialisti nazionali e internazionali quali ad esempio Stefanski (il quale, nel 1999, descrive le alterazioni cardiache precoci nei pazienti con glomerulonefrite IgA), che la cardionefrologia si consolida come branca medica e si arricchisce sempre più di dati e di ricerca clinica.

Un interesse crescente sulla base della ormai acquisita conoscenza dell’asse rene-cuore che non può prescindere da nuove ipotesi, idee, ricerche, studi e interpretazioni che consentono a questa tematica di svilupparsi, evolversi e consolidarsi soltanto grazie alla collaborazione tra studiosi e specialisti.

Cardionefrologia 2021

È in questo complesso e articolato percorso che si inserisce l’ideazione e la realizzazione del Congresso Internazionale di Cardionefrologia. Quest’anno il Convegno è giunto alla sua quinta edizione e si svolgerà, come di consueto, a Roma in due giornate, il 23 e il 24 novembre prossimi con la partecipazione dei maggiori opinion leader del settore

La comunità scientifica che organizza e presiede i Congressi di Cardionefrologia è stata, sin dall’inizio, aperta, multiculturale, trasversale e collaborativa. In quest’ottica, i convegni di Roma rappresentano l’esito del lavoro scientifico svolto dalla comunità cardionefrologica nel corso del biennio trascorso e, allo stesso tempo, una fucina culturale da cui si aprono nuove prospettive di ricerca per il biennio successivo.

Il Congresso di quest’anno vede come presidenti il Prof. Claudio Ronco, il Prof Gennaro Cice ed il Dr Antonio De Pascalis, con la segreteria scientifica curata, come sempre, dal Dr Luca di Lullo e dal Dr Antonio Bellasi.
È lo stesso prof. Claudio Ronco, (http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=77433) direttore dell’International Renal Research Institute all’Ospedale “S. Bortolo” di Vicenza, che ribadisce quanto sia importante una collaborazione tra nefrologo e cardiologo e quanto ormai sia appurato che il “cross talking organs”, ovvero la “chiacchierata” fra cuore e rene, possa diventare pericolosa quando uno dei due organi inizia a dare segni di disfunzione. Da qui, l’evidente necessità di uno sforzo di aggregazione delle discipline e delle società scientifiche ed una comunione di intenti riguardo alla formazione e alla ricerca.

Nonostante le evidenti difficoltà e le inevitabili restrizioni dovute all’emergenza pandemica, la nuova edizione del Congresso, così come quelle passate, forte della collaborazione di un gran numero di eminenti specialisti a livello nazionale e internazionale, vuol rappresentare un punto di incontro per tutti i cultori della materia e dare un concreto contributo allo studio ed all’evoluzione della cardionefrologia.

Ci saranno spazi dedicati anche alla cardionefropatia diabetica e alle complicanze metaboliche in senso lato, alle nuove frontiere in tema di trattamento della dislipidemia e alle nuove indicazioni in per i farmaci ipoglicemizzanti orali. Ci saranno, inoltre, sessioni specifiche dedicate alla gestione dello scompenso cardiaco e della fibrillazione atriale, delle malattie rare ed ereditarie, dell’ipertensione arteriosa e dei fattori di rischio cardiovascolari.

Iscrizioni a Cardionefrologia 2021

Le iscrizioni al Congresso possono essere effettuate al seguente link: Iscrizioni Cardionefrologia 2021.

Per qualsiasi informazione potete contattare la segreteria organizzativa:

Fenicia Events & Communication
Via Tor de’ Conti, 22 – 00184 Roma
Tel. 06.87671411 – WhatsApp 329.3506996 – info@fenicia-events.eu

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.