Giornalismo cartaceo e online: quali sono differenze?

Con l’avvento del Word Wilde Web nel 1991 il giornalismo tradizionale è profondamente cambiato. In pochi anni le maggiori testate mondiali, specialmente negli USA, hanno adottato, assieme al cartaceo, un sito web per comunicare con gli utenti e scrivere le notizie. È risaputo che le modalità di comunicazione sono differenti in relazione al medium che si utilizza.

Il web ha ridotto drasticamente il tempo di trasmissione delle notizie, facendo quasi coincidere momento dell’accaduto e pubblicazione.
La comunicazione è inoltre diventata globale e, con l’avvento del cosiddetto web 2.0, accessibile a tutti. Questo aspetto ha permesso una rivoluzione nel modo in cui le persone si scambiano le informazioni. Rivoluzione da cui il ruolo del giornalismo è uscito fortemente ridimensionato.

Rispetto al passato il giornalista della contemporaneità lavora in gran parte alla selezione delle notizie che gli arrivano in gran quantità, un flusso continuo di 24 ore su 24 che costringe la redazione di grandi testate a dividersi in due: chi si occupa dell’edizione cartacea e chi di quella sul web.

Ma qual è la storia di questa evoluzione e cosa cambia nello scrivere un testo giornalistico per il web rispetto a quello sul cartaceo?

Per scrivere sul web si prediligono alcuni aspetti, in primis la brevità e la velocità. Se bisogna scrivere una notizia per pubblicarla su internet bisogna rendere il testo breve e chiaro, facilmente comprensibile e immediatamente accessibile agli utenti.

macchina da scrivere

Altri aspetti fondamentali sono l’ipertestualità, la multimedialità e l’interattività. Questi tre elementi, spiegati nel libro Manuale di Giornalismo di Alessandro Barbano, risultano fondamentali per redigere un buon “pezzo” da pubblicare online.

L’ipertestualità permette di rimandare tramite link ad altri testi ad essi collegati. La multimedialità è necessaria per approfondire ed allargare il punto di vista su un determinato argomento. L’interattività è la comunicazione diretta con gli altri utenti, elemento da cui ormai un giornalista non può esimersi. Anzi, risulta fondamentale per creare un rapporto di fiducia con i lettori. Pensiamo ai blog indipendenti o alle sezioni all’interno del sito dei quotidiani nelle quali il singolo giornalista, magari specializzato, si confronta con gli utenti. Per questo tipo di rapporto virtuale alcune regole sono necessarie e a questo proposito Barbano ne cita alcune redatte da Rebecca Blood che rappresentano “un manifesto della trasparenza” per chi scrive sui blog:

  • “pubblicare come fatto solo ciò che si ritiene vero”
  • “se il materiale è on-line linkarlo quando ci si riferisci ad esso”
  • “correggere ogni errore pubblicamente”
  • “scrivere ogni documento come se non possa essere cambiato. Aggiungere ma non cancellare i precedenti”
  • “rivelare conflitti di interesse nel caso ci fossero o fonti di dubbia attendibilità”

Alcune di queste regole sono ovvie anche per chi scrive in un giornale cartaceo, ad esempio con l’obbligo di rettifica, ma è fondamentale ribadirle per permettere una sempre maggiore diffusione di una corretta conoscenza dei fatti.

Rispetto quindi al giornale cartaceo il giornalismo sul web si differenzia per aspetti nuovi, ma sopratutto permette di mettere insieme ciò che prima era diviso su media diversi: tv, radio, giornali.

redazione testi

L’approfondimento degli argomenti è stato per lo più assegnato ai giornali cartacei ma da qualche anno anche nelle maggiori testate online e testate indipendenti troviamo articoli in cui si tende ad approfondire la notizia superando l’idea che l’utente non voglia una lettura più lunga e dettagliata.

Il pubblico giovanile molto raramente compra i quotidiani. La maggior parte delle informazioni vengono cercate su internet, saltando da un sito all’altro o cercando tra gli aggregatori di notizie (soprattutto su Google News, attualmente).

Il giornalismo online, considerando la gran mole di utenti che ne fruiscono, deve quindi essere sempre più accurato per evitare il rimbalzo tra i vari media di notizie false o parziali.

Scrivere online comporta la condivisione con una comunità che può rispondere nell’immediato, a volte per criticare, ma spesso anche per aiutare o sollecitare il giornalista nella ricerca che sta svolgendo. In questo modo il giornalista, che è sempre colui che fa da tramite tra la notizia e il pubblico, può rendersi egli stesso partecipe e comprendere maggiormente alcune esigenze e orientamenti dei cittadini.

Un aspetto non trascurabile del giornalismo online è l’indipendenza. Il giornalista dovrebbe essere sempre indipendente e libero nell’espressione del suo pensiero. Nella realtà il lavoro potrebbe essere condizionato dal tipo di orientamento della testata per cui si scrive. Il web è più libero ma deve essere sempre accompagnato dalle stesse norme deontologiche che vigono per il giornalismo tradizionale.

Va inoltre ricordata l’importanza di essere ben visibile nei motori di ricerca. Il giornalista online deve scrivere gli articoli tenendo conto di alcune buone prassi che permettono al testo di poter essere visualizzato tra i primi risultati di ricerca.

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