Quando i libri per bambini affrontano i problemi del mondo contemporaneo

Albi illustrati, favole, fiabe, fantasy, romanzi di avventura e romanzi realistici, poesia, “silent book” (che affidano la narrazione alle sole immagini), miti antichi… Il panorama della letteratura per ragazzi oggi è molto vasto e offre davvero parecchio, sia in termini di generi, sia per gli argomenti trattati. Un settore, quello dell’editoria per l’infanzia, che è in crescita, al contrario di altri settori editoriali che invece negli anni hanno subito una forte flessione, e che si contraddistingue per una grande cura e attenzione sia all’oggetto libro, sia ai contenuti.

Si tratta di testi che per lo più vengono proposti per fasce di età, a partire da quelli per più piccoli, che ne fruiscono grazie alla lettura ad alta voce di un adulto, fino a libri adatti a bambini e ragazzi che sanno già leggere da soli. Gli argomenti sono dei più vari e l’attenzione su come stimolare la curiosità, la fantasia, la creatività non manca in questo settore dell’editoria. Il libro, infatti, è un grande e potente strumento non solo per accrescere la propria conoscenza, ma anche per sviluppare il linguaggio, comprendere, approfondire, prendere consapevolezza di se stessi e del mondo che ci circonda, imparare a pensare… Uno strumento che possiamo mettere a disposizione già ai piccolissimi per aiutarli a conoscere e a fronteggiare meglio anche tutti quei problemi che sono legati al nostro tempo e alla nostra società.

Sappiamo quanto la lettura fin dalla più tenera età possa favorire non solo la fantasia e la creatività, ma anche valori di tolleranza, rispetto, comprensione ed empatia. A questo proposito, è mio parere che, anche quando si tratta di testi consigliati per bambini che sono già autonomi nella lettura, il supporto di un adulto sia utile quando si affrontano argomenti particolarmente delicati. Una lettura condivisa con un adulto (genitore, nonno, insegnante o educatore che sia), soprattutto quando si trattano certi temi, consente al bambino di poter comprendere meglio l’argomento, di soddisfare le sue eventuali domande e curiosità, oltre che, ovviamente, beneficiare di uno spazio di condivisione che è sempre positivo per la relazione.

madre legge con figli

Che l’argomento riguardi l’immigrazione, l’inclusione,l’identità, la tolleranza, i conflitti razziali, il rispetto per l’altro o altri temi tipici del mondo contemporaneo, è bene che l’adulto si renda disponibile alle domande del bambino e lo aiuti nella comprensione ed elaborazione del pensiero. In realtà, anche con i più piccoli si può affrontare qualsiasi argomento o problema, se questo viene posto nei termini e con le modalità più adeguate alla loro età e se si dà ai bambini la possibilità di esprimersi liberamente, di esporre il proprio pensiero, di approfondire le proprie curiosità e di soddisfare il loro desiderio di comprendere.

Per fare qualche esempio, un tema che riguarda molto da vicino la nostra società è quello della diversità.“Elmer l’elefante variopinto”, di David McKee, affronta proprio il tema di sentirsi diversi dagli altri e il desiderio di voler essere come gli altri. Elmer, infatti, non è grigio come tutti gli altri elefanti, ma è di tutti i colori, e dunque prova un gran senso di disagio. Solo quando capirà che proprio la sua diversità è la sua forza e che non deve uniformarsi agli altri per essere se stesso, si sentirà infine sereno e libero di poter esprimere la propria personalità.

Allo stesso modo, un altro testo che tratta il tema della diversità e dell’identità, rivolto ai più piccoli, è “Un colore tutto mio”, di Leo Lionni, che presenta un personaggio che appunto “non ha un colore tutto suo” come tutti gli altri animali. Si tratta del camaleonte, che cambia colore a seconda di dove si trova. L’aiuto degli altri è fondamentale per affrontare questo disagio, ma tutto cambierà per il piccolo camaleonte quando arriverà alla consapevolezza che la diversità è una ricchezza, non una mancanza.

bambina festival dei colori

Uno dei temi attuali affrontati dalla letteratura per l’infanzia riguarda la famiglia.
“Una famiglia è una famiglia… sempre!”, di Sara O’Leary, con illustrazioni di Qin Leng, proposto dalle edizioni La Margherita per i piccoli lettori dai quattro anni in su, tratta l’argomento dei tanti tipi di famiglia che oggi ci sono. Un libro strutturato come una serie di racconti dei vari compagni di classe, ognuno con un’esperienza diversa: genitori che stanno insieme da tanto tempo, famiglie allargate, famiglie in cui ci sono due mamme o due papà, famiglie in cui si vive una settimana con il papà e una settimana con la mamma, e anche famiglie formate da genitori adottivi. Tanti tipi di famiglia, ma, appunto, sempre famiglia, come sono le famiglie dei nostri tempi.

Altra proposta molto interessante sull’argomento è “Mille e una famiglia”, costituito da favole pensate da Elisabetta Maùti, con illustrazioni di Laura Desirée Pozzi, corredate da consigli per la lettura per spiegare ai bambini che ogni famiglia è speciale, nato dall’osservazione dell’autrice (tra l’altro fondatrice dell’associazione “Dillocon1fiaba”, che propone laboratori sulla fiaba per bambini e adulti) delle famiglie contemporanee. Un’edizione Erickson, che si occupa ormai da molto tempo di temi legati all’educazione, alla didattica, al lavoro sociale, alla psicologia, alla psicoterapia, alla logopedia, alla salute e al benessere.

Per quanto riguarda il tema specifico dell’adozione, segnalo volentieri “Mamma di pancia, mamma di cuore”, scritto da Anna Genni Miliotti, da sempre impegnata nelle questioni legate alle adozioni internazionali, illustrato da Cinzia Ghigliano. Un libro che affronta in modo semplice e diretto un tema così delicato e attuale come il bisogno dei bambini adottati di sapere, capire, comprendere le loro origini.

Quella della guerra, purtroppo, è una delle questioni più scottanti che ancora ci affliggono, e di cui si occupano anche molti autori e illustratori per l’infanzia. Parlare della guerra, della necessità che tante persone nel mondo hanno di fuggire da essa, del diritto che queste hanno di essere accolte e protette, è possibile anche con i più piccoli, grazie al supporto di letture adeguate. Con “Akim corre”, pubblicato in Italia da Babalibri, Claude K. Dubois intende affrontare un argomento così difficile in modo schietto e diretto. La storia parla di un singolo bambino, costretto a fuggire a causa della guerra, ma riguarda migliaia di bambini, uomini e donne in tutto il mondo. Un libro consigliato dai sette anni in su, che però, come detto, suggerisco di leggere assieme a un adulto proprio per la complessità dell’argomento.

bambini scrivono no alla guerra

Altro libro sullo stesso tema, “Il giorno che venne la guerra”, proposto da un’altra casa editrice molto attenta a questi argomenti, Nord-Sud Edizioni, scritto da Nicola Davies e illustrato da Rebecca Cobb. Racconta di una bambina che deve fuggire dal suo Paese a causa della guerra e giunge in Europa, dove però inizialmente non viene ben accolta. Saranno i compagni di scuola a trovare la soluzione per farla sentire integrata nella nuova comunità. Anche “Flon Flon e Musetta”, di Elzbieta, sebbene uscito ormai parecchi anni fa da AER, è un ottimo supporto per affrontare il tema dei conflitti razziali e della tolleranza ed educare le nuove generazioni alla pace. Flon Flon e Musetta, amici per la pelle, improvvisamente non possono vedersi più perché si trovano entrambi “dall’altra parte della guerra”.

Inutile dirlo, ma il nostro Gianni Rodari è ancora attualissimo e moltissime delle sue filastrocche e storie sono ancora valide per introdurre temi che riguardano i nostri tempi, compresa la minaccia della guerra. Accogliere, cercare di comprendere, condividere: tutte chiavi per poter aprire le porte al rispetto, alla collaborazione, alla serenità. Un altro esempio, la storia raccontata e illustrata da Marcus Pfister, dal titolo “Arcobaleno, il pesciolino più bello di tutti i mari”, un classico per molti bambini ormai diventati adulti, ma sempre attuale e che parla ai più piccoli di come sia fondamentale la condivisione per trovare la felicità, sia a livello personale sia a livello sociale.

Le storie, insomma, ci vengono molte volte di aiuto per affrontare i problemi contemporanei con i bambini. Fiabe e storie possono infatti essere utilizzate per proporre anche ai più piccoli argomenti che riguardano la vita, il mondo in cui viviamo e per aprire loro nuovi scenari, supportandoli anche nei loro timori e difficoltà. Fin dai tempi più antichi, infatti, l’uomo ha utilizzato il racconto e la narrazione anche per superare paure, inquietudini, ansia o vera e propria angoscia legate ai tempi in cui vive. È questo il caso delle avventure di Ciripò, una serie di avventure proposte ancora da Erickson, che hanno come protagonista un gatto fifone, nata dall’esperienza di una psicologa e psicoterapeuta infantile, Giuliana Franchini, e di Giuseppe Maiolo, psicoanalista di formazione junghiana.

Volumi che raccolgono storie appositamente pensate per aiutare i bambini a comprendere le loro preoccupazioni legate ai problemi che possono presentarsi nella loro quotidianità, trovando strategie e strumenti utili per superarle. Tra questi ritengo molto utili e interessanti “Ciripò e i suoi amici coraggiosi”, che tocca anche la questione del sentirsi non accettati dagli altri, e “Ciripò, bulli e bulle”, per affrontare con tre avventure il problema del bullismo e del cyberbullismo. Per toccare l’attualissima questione del digitale con i ragazzini più grandi (il suo utilizzo ma anche i pericoli annessi), due proposte interessanti sono rappresentate dai romanzi editi da Piemme “Cuore a razzo, farfalle nello stomaco” (età di lettura consigliata da dieci anni), esordio narrativo del britannico Barry Jonsberg, che tocca vari temi, comprese le difficoltà tipiche dell’adolescenza, e “La guerra dei Like”, scritto da Alessia Cruciani, adatto a un pubblico di lettori a partire dai dodici anni, che racconta come ogni notifica che si riceve sul cellulare potrebbe diventare un incubo.

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