Elezioni politiche 2022: se riapparisse l’umanità sommersa…

umanità sommersa

Il flusso delle informazioni politiche scorre senza posa. Campagna elettorale 2022: una routine quotidiana di attacchi e critiche, strategie e dichiarazioni, vincitori e vinti.
In questo flusso ogni problema viene ridotto a ripicca personale, a spettacolo, a intrattenimento. Parole, parole, parole, gettate nella pubblica piazza ogni giorno senza nessun coinvolgimento personale, senza nemmeno dare il tempo di recepirle. Temi importanti, affrontati a fini propagandistici, si mischiano senza soluzione di continuità a sciocchezze futili, innalzate strumentalmente da opinionisti e politici di ogni sorta a questioni vitali e importanti.

La superficialità del dibattito pubblico irrompe nelle case con tutta la sua ottusa sicumera, talmente sciocca da essere aggressiva. Come una droga, prova a convincerti con l’allettante promessa di anestetizzarti per non farti sentire e pensare seriamente, sinceramente, a niente. Sbuca da tutti i monitor, tronfia, col suo carico angosciante di informazioni fatue e di continue, banali, dichiarazioni nell’interesse del Paese.

Non è bastata una pandemia, non sta bastando la guerra. L’Italia imperterrita procede verso la demenzialità politica, come se niente fosse. Ma qualcosa, invece, è e non può non essere. Per questo sono certo – so – foss’anche un atto di fede, che l’affannoso vuoto del dibattito pubblico verrà superato.

Occorre una teoria politica per creare un partito, un movimento, non deludente. Ma serve umanità per fare una teoria. Umanità politica: un concetto, una realtà, un modo di sentire, sfuggente e poco codificabile. Eppure concreto e operante. Ah che sarà, che sarà, che vanno sospirando nelle alcove? Che vanno sussurando in versi e strofe?

La manciata di libri studiati in questi anni mi ha insegnato che l’umanità risorge inaspettatamente, riappare lì dove non c’era, sorprendente, nei luoghi più impensabili. E’ dura da eliminare, l’umanità…
Tutta la storia con i suoi drammi e le sue tragedie non è riuscita a farla fuori, non ci riuscirà nemmeno il repellente dibattito pubblico italiano. L’umanità è straordinariamente resistente. Si aggrappa con le unghie alla muraglia della vita, sa fingersi morta. E invece è viva, solo si muove sotto traccia, sommersa. Passa di bocca in bocca nei baci degli innamorati, silenziosa si tuffa nei calici degli amici, ti sorprende, invisibile, nei sorrisi degli sconosciuti. Quando poi rinasce politicamente, sa contagiare impetuosa anche coloro che tutti avrebbero dato per spacciati. Quando l’umanità torna, le cose cambiano. Anche se non lo Scegli.

Se riapparisse l’umanità sommersa, assisteremmo ad una bella campagna elettorale. A delle elezioni, magari, all’altezza degli eventi.

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