Libri per bambini che spiegano i diritti umani

I diritti umani sono alla base delle Costituzioni moderne e rappresentano i diritti inalienabili che ogni essere umano possiede. Spiegare i diritti umani ai bambini non è semplice, eppure importante. I libri, come sempre, ci vengono in aiuto, con storie che possono insegnare più di tante lezioni “a tavolino”, e che più di dare risposte aprono il pensiero e predispongono a farsi (e fare) delle domande. I migliori libri per bambini sono infatti quelli che educano al tema senza per forza spiegare in modo didascalico.

Un buon esempio di letteratura per bambini che affronta questi argomenti è rappresentato dal nostro Gianni Rodari, che si è sempre impegnato su temi sociali fin dalle sue prime pubblicazioni. Con il personaggio del simpatico Cipollino (il libro si intitola “Le avventure di Cipollino”, anche se la prima edizione del 1951 portava il titolo di “Il romanzo di Cipollino”), l’autore si rivolge ai bambini affrontando il tema delle ingiustizie, delle diseguaglianze, del valore della libertà e dell’uguaglianza, della possibilità di cambiare. Quella da lui inventata è una “società vegetale”, dove vige una dominazione classista aristocratico-militare. Il piccolo Cipollino entra in conflitto con l’ottuso cavalier Pomodoro e organizza una rivolta capeggiata dai ragazzini che porterà alla nascita di una repubblica.

Human rights illustrazione

Questo argomento introduce il tema della democrazia, molto ben affrontato nell’albo illustrato “Come può essere la democrazia”, proposto ormai molti anni fa (risale infatti agli anni Settanta) dal collettivo Equipo Plantel, con illustrazioni eseguite con la tecnica del collage da Marta Pina nell’edizione BeccoGiallo per la collana “Critical Kids”, che aiuta i bambini a partire dai sette anni a comprendere i meccanismi di base della democrazia, qui descritti in modo semplice e preciso, e anche i diritti e i doveri che essa comporta.

È con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1948 a Parigi, che i diritti umani hanno ricevuto un riconoscimento formale e universale. Francesca Quartieri e Rachele Lo Piano si rivolgono ai bambini a partire dai sei anni con “Giulio e i diritti umani”, edito dalla casa editrice Sinnos, per far loro conoscere i principi dei diritti umani e quanti uomini, donne e bambini sono ancora oggi vittime della violazione dei loro diritti.

“La storia di Malala raccontata ai bambini”, di Viviana Mazza, edito da Mondadori (ce ne è anche una versione ad alta leggibilità, che merita di essere segnalata), vede come protagonista Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace nel 2014, un grande esempio di lotta per l’istruzione e la libertà e contro l’ingiustizia. Un’ottima lettura per avvicinare i ragazzini dagli otto anni in su all’importanza di prendere una posizione con determinazione e speranza. Parlando di bambini, non si può non accennare alle pubblicazioni che introducono nello specifico ai diritti dei bambini. “Diritti al cuore” (edito da Interlinea nella collana “Le Rane”) di Antonio Ferrara, nome conosciuto nella letteratura dell’infanzia sia come autore sia come illustratore, tocca il tema dei diritti dei bambini in modo giocoso e per niente pesante, prendendo come spunto le avventure quotidiane di Leo, un bambino come tanti, alle prese con i piccoli e grandi problemi della vita, in cui i ragazzini dagli otto anni in su possono facilmente riconoscersi.

“I bambini nascono per essere felici. I diritti li fanno diventare grandi” di Vanna Cercenà, edito da Fatatrac e illustrato da Gloria Francella, propone invece in forma di filastrocca venti schede che riguardano temi quali l’identità, la famiglia, la salute, l’istruzione, la protezione, e che compongono un grande puzzle finale. Scritto in stampatello maiuscolo, è adatto anche ai primi giovani lettori. Da segnalare anche “I diritti dei bambini in parole semplici”, molto utile per insegnanti ed educatori, edito dal Comitato italiano dell’Unicef e scaricabile a questa pagina. Consigliato dai quattro anni in su, espone anche ai più piccoli i principi della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

bambino corre con aquilone

Anche “Léon e i diritti dei bambini” è un buon testo, scritto da Annie Groovie ed edito da EDT-Giralangolo, che fa parte di una collana molto interessante, tutta curata dalla stessa autrice, e che aiuta i bambini dai sei anni a conoscere meglio i loro diritti. Un libro che nello specifico va a toccare il diritto di “cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni” e che ci tengo a segnalare è “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda, che racconta la reale storia di Enaiatollah Akbari fino al suo arrivo in Italia dall’Afghanistan, all’età di dieci anni. Un racconto che viene proposto molto spesso in lettura ai ragazzini nelle scuole e che continua a essere un’ottima fonte di informazioni e una testimonianza toccante che fa comprendere bene – e non solo ai piccoli – quanto sia importante questo diritto.

Per i più grandicelli, “Io e gli altri. Libertà per le giovani menti”, di Anna Vivarelli, con illustrazioni di A. Tota, pone tante domande per indagare la libertà anche sotto il punto di vista filosofico, così da avvicinare all’educazione civica in modo non troppo scolastico e noioso. Sempre su questo tema, un bel libro a fisarmonica edito da Gallucci che ha ricevuto il premio Andersen come Miglior libro fatto ad arte: la poesia “Libertà” di Paul Éluard, con traduzione di Franco Fortini e adattato da Anouck Boisrobert e Louis Rigaud. Con testo bilingue italiano e francese, è davvero un libro raffinato e delicato, che ha oltretutto il merito di far avvicinare i più piccoli dai tre anni in su alla poesia.

Un testo che vorrei segnalare (che devo dire non ho letto, ma che mi incuriosisce e che mi riprometto di leggere il prima possibile) riguarda nello specifico uno dei diritti sociali più importanti, ovvero il diritto alla salute. Si tratta di “Tina e il diritto alla salute” di Sergio Rossi, edito da Coccole books. È consigliato dagli otto anni in su e vede protagonista Tina Anselmi, come se, la sera di Natale 1978, ripercorresse in maniera molto dickinsoniana ciò che ha significato quell’anno per lei e per tutti i cittadini italiani. Grandi le conquiste che l’hanno vista protagonista in quel periodo e che riguardano riforme fondamentali per la nostra società: l’istituzione del servizio sanitario nazionale, ma anche la riforma dell’assistenza psichiatrica e il tema dell’interruzione di gravidanza.

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