Della vita di William Shakespeare non si sa molto, ma sono le opere che ci ha lasciato che testimoniano la sua grandezza e che fanno di lui uno dei più importanti drammaturghi del mondo occidentale, riconosciuto come il fondatore del teatro moderno.
La sua abilità nell’esprimere sentimenti e passioni è stata così grande che nelle sue opere si susseguono di continuo frasi ricche e profonde che raccontano la natura umana, le emozioni, i tormenti e i dubbi che costellano la nostra vita.
Difficile dire quale siano le frasi più belle che sono uscite dalla penna di Shakespeare per dar voce ai suoi tanti personaggi, ai quali Shakespeare è riuscito a dare un’anima più che letteraria. Sono davvero tantissime e poi, a dirla tutta, è l’intera sua opera a essere permeata di bellezza, ma vogliamo comunque proporvene alcune tra le più significative, tratte dalle sue tragedie e dalle sue commedie, conosciute e rappresentate sui palcoscenici in tutto il mondo.
Da “Romeo e Giulietta”, forse la tragedia di Shakespeare più nota e rappresentata, di certo una delle storie d’amore più romantiche e conosciute:
– Si ride delle cicatrici altrui chi non ebbe a soffrir giammai ferita. (Romeo)
– Buona notte! Separarci è un dolore così dolce che non mi stancherei, amore mio, di dirti “buona notte” fino a giorno. (Giulietta)
Da “Amleto”, che racconta la tragedia del principe di Danimarca, il cui ben noto monologo “Essere o non essere” è stato interpretato dai maggiori attori di tutto il mondo:
– Io potrei viver confinato in un guscio di noce, e tuttavia ritenermi signore d’uno spazio sconfinato. (Amleto)
Da “Macbeth”, la tragedia di Shakespeare più breve, ma forse quella che più indaga sulla sete di potere e sui suoi risvolti:
– Sfoga il dolore tuo con la parola. Dolore che non parla bisbiglia al cuore l’ordine di spezzarsi. (Malcolm)
Da “La tempesta”, ritenuta l’ultima o penultima opera di Shakespeare, che segna il suo addio al teatro, attraversata dalla storia e dalla fantasia:
– Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita. (Prospero)
Da “Sogno di una notte di mezza estate”, una commedia comica che nel tempo ha visto molti adattamenti teatrali, musicali e trasposizioni cinematografiche:
– Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia. (Teseo)
– Non per gli occhi Amore guarda il mondo. (Elena)
Da “Il mercante di Venezia”, una commedia che ha visto anch’essa molti adattamenti nel tempo, d’incerta datazione, strutturata con due trame che si svolgono contemporaneamente e si intrecciano:
– Il mondo io lo tengo in conto solo per quel che è: un palcoscenico sul quale ognuno recita la parte che gli è assegnata. (Antonio)
Da “Molto rumore per nulla” (tradotto in italiano anche come “Tanto trambusto per nulla”), opera breve ambientata a Messina, annoverata come tragicommedia, tra le commedie di Shakespeare più conosciute e messe in scena:
– Se parlate d’amor, parlate piano. (Don Pedro)
Da “Come vi piace” (tradotto in italiano anche come “Come vi piaccia” o “A piacer vostro”), una commedia pastorale scritta in versi e in prosa, adattata nel tempo anche come musical, al cinema e per la radio:
– È peccato desiderarne troppa, di una cosa ch’è buona? (Rosalinda)